Riceviamo dal portavoce del gruppo “Cambiamento Progressivo – Pd” , Fabrizio Trequattrini, e pubblichiamo.
Il gruppo “Cambiamento Progressivo – Pd” si è riunito ieri per discutere dello stato di attuazione del programma Aree Interne. Il 27 si terrà ad Orvieto un importante incontro partecipativo promosso dal Comune di Orvieto per fare il punto sui programmi ed avviare un primo lavoro di sintesi che raccolga i tanti suggerimenti emersi in questi mesi.
Il prezioso lavoro svolto dal Sindaco Germani e dagli altri Sindaci permette di definire un programma generale in linea con gli indirizzi dettati dall’Europa e dal MEF.
Come sappiamo la nuova Programmazione Comunitaria 2014/2020 presenta molte novità. Tra queste c’è sicuramente un’ulteriore spinta al coinvolgimento dei soggetti che poi saranno oggetto degli interventi. Quindi Forze Sociali, Istituzioni Locali, Centri di Ricerca e di Formazione, Associazioni. A partire dal 2013 diverse associazioni si sono attivate per realizzare questo coinvolgimento e per costruire progetti in linea con gli indirizzi Europei. L’obbiettivo generale che è stato raggiunto si può sintetizzare così: Creare un’azione sinergica del territorio, in cui pubblico e privato collaborino per la costruzione di un programma pluriennale che ponga al centro il cittadino e i suoi diritti, capace di coniugare sviluppo economico e sociale, senza trascurare la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle “terre di confine”, con particolare riguardo a storia, natura e cultura, in un’ottica concreta di rispetto e preservazione delle risorse ambientali. Un distretto della Green economy e dell’innovazione tecnologica e non solo. Obbiettivi che abbiamo indicato per tutto il territorio interessato dalle Aree Interne :
- Difesa e valorizzazione del paesaggio urbano ed extra urbano anche attraverso interventi di prevenzione del rischio idrogeologico;
- Promuovere la costituzione di una rete cooperativa nel campo dell’innovazione, in particolare nei campi dell’ICT, delle tecnologie per le smart city, della new – soft – economy in generale, della manifattura additiva, delle infrastrutturazioni strategiche per lo sviluppo del territorio in una visione innovativa e policentrica.
- Promuovere un sistema turistico locale interregionale;
- Promuovere e migliorare la rete dell’associazionismo intercomunale
- Fare della nostra area un luogo di creativi e per creativi . Abbiamo anche indicato un metodo per l’Istruttoria e la stipula dell’APQ. Le principali fasi dell’istruttoria, tra loro, temporalmente sovrapposte a nostro avviso dovevano essere:
- L’analisi degli interventi;
- L’analisi delle amministrazione coinvolte;
- L’analisi delle risorse finanziarie e delle schede – intervento. Teoricamente questa prima fase dovrebbe essere stata superata con la costituzione del raggruppamento dei Comuni e l’individuazione delle Funzioni Associate comuni a tutti gli enti.
La nuova fase è quella della raccolta delle opinioni , dei suggerimenti, delle proposte da parte dei cittadini singoli o associati e delle istituzioni Locali.
E’ questo il momento di attivare le forze migliori, quelle del lavoro e della produzione, il terzo settore, il mondo della cultura e delle professioni.
Si può avviare quella svolta che Orvieto attende da anni, ma vanno cancellati gli interessi parassitari, le rendite e va dato spazio alle libere iniziative, alla creatività, alla condivisione.