di Cinzia Catalucci
Ore 13.30. La temperatura è rovente nel piccolo borgo di Castel Viscardo. Per le vie deserte e assolate del paese si diffondono solo gli arzigogolati vocalizzi di un giovane tenore e le note di un pianoforte a coda che suona Chopin. È Alfredo, ingegnere in pensione con una passione incontenibile per la musica classica, «con un occhio al blues» specifica, da buon napoletano, che da dieci anni non manca di venire a Castel Viscardo per una full immersion nello studio del pianoforte: «Qui sono tutti più giovani e più preparati di me – dice Alfredo sorridendo, dopo aver sospeso per un istante l’esercizio – Ma, passato un certo imbarazzo iniziale, ciò che rimane è il piacere di suonare uno strumento vero in un ambiente divertente e musicalmente stimolante».
E mentre il “senior” Alfredo (così vengono simpaticamente chiamati i giovani “over” delle master classes dirette dal M° Riccardo Cambri) dà gli ultimi ritocchi al “suo” Chopin, la maggior parte degli allievi della classe di canto dei Corsi Estivi è già radunata attorno al tavolo del ristorante La Pergoletta in attesa del meritato break per la pausa pranzo.
Si dice che di fronte a del buon cibo le persone mostrino la loro vera natura e, con tutta probabilità, l’Italia è il Paese dove più di ogni altro luogo il mangiare insieme diventa un momento di condivisione e apertura inaspettate. È facile immaginare, dunque, come incontrare un gruppo di ragazzi che vengono dal lontano Oriente al cospetto di ottimi gnocchi al tartufo possa riservare piacevolissime sorprese.
Vengono da Cina, Hong Kong, Taiwan e Giappone e, nonostante il jet lag si faccia ancora sentire, affrontano quotidianamente le ore di studio e di esercizio musicale con il massimo impegno. Sono ben 21: «Un’affluenza dall’Asia così importante non era mai stata raggiunta prima – spiega orgoglioso il M° Riccardo Cambri – Siamo stati persino costretti a rifiutare alcune richieste di partecipazione per via della raggiunta capacità ricettiva».
Gli allievi orientali di questa edizione dei Corsi hanno tra i 20 e i 60 anni, il volto rilassato, incredibilmente “giovane” e sereno, lievemente abbronzato dalle giornate di sole e dall’aria limpida così diversa da quella delle metropoli da cui molti provengono. Basta guardarli per comprendere come i Corsi Estivi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale siano molto più di semplici lezioni di canto lirico e di pianoforte.
Il baritono Roberto Abbondanza, docente insieme al soprano Isabel Yi Man Chuan della classe di canto lirico, spiega come la qualità canora dei partecipanti cresca di anno in anno. In questa quattordicesima edizione, complice in parte l’età media più alta rispetto agli anni precedenti, vi sono, infatti, moltissime voci estremamente promettenti, pronte per essere affinate e perfezionate al fine di intraprendere una vera e propria carriera musicale.
Ma se l’obiettivo principale dei musicisti che si iscrivono è quello, ovviamente, di migliorare le proprie capacità tecniche e interpretative in quella che è la patria storica del bel canto, le numerose ore di volo necessarie a lasciarsi alle spalle i grattacieli e la frenesia di Pechino o di Hong Kong, e raggiungere finalmente il fantastico microcosmo di Castel Viscardo, riservano ai partecipanti un’esperienza molto più ampia; un mix di insegnamento musicale di alto livello, divertimento e crescita personale e relazionale che è la chiave del grande successo di questa longeva e del tutto peculiare iniziativa che ogni anno catapulta il piccolo paese umbro in una dimensione unica, fatta di musica e di interculturalità.
Alcuni sono venuti con le proprie consorti le quali, nelle ore in cui si svolgono le lezioni, si dilettano a fare le turiste alla scoperta delle bellezze del territorio. C’è chi approfitta delle pause tra una lezione e l’altra per imparare la lingua italiana con Sara, l’insegnante messa a disposizione dalla stessa organizzazione dei Corsi, mentre altri, come Grace e Olivia che dal primo giorno sono diventate inseparabili, hanno trovato amicizie che andranno sicuramente ben al di là di questa esperienza. C’è Dennis, “ragazzo” di 61 anni, che è orgoglioso di essere il più “âgée” del gruppo, ma solo anagraficamente, e poi Wesley che mi spiega come grazie allo stupendo clima di Castel Viscardo sia persino riuscito a vincere l’allergia che in quel di Hong Kong lo affligge di continuo.
Scatta qualcosa in occasione dei Corsi Estivi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale. Scatta qualcosa quando, dopo ore e ore di lezione, e dopo aver controllato avidamente lo smartphone, unico collegamento con la lontana patria, tutti capitolano, nuove tecnologie comprese, di fronte ad un buon piatto di pasta o di polpette al sugo. E se è vero che l’immancabile “scarpetta” rende l’atmosfera piuttosto italiana, è vero anche che in queste occasioni nessuna cultura prevale sull’altra, ma tutte si esprimono e dialogano costantemente: attraverso la musica, i gesti e i sorrisi sereni che già ora fanno presagire la difficoltà che si presenterà nell’archiviare questa esperienza e tornare alla vita di tutti giorni, non solo per gli allievi, ma anche per i docenti e per l’intero paese di Castel Viscardo.
Ed è così che quando Olivia, al termine del pranzo, poggia l’archetto sul suo Erhu, strumento tradizionale cinese simile ad un violino a due corde, la magia giunge a compimento e mostra tutta la preziosa unicità di questa manifestazione. Le dita suonano con estrema agilità un brano popolare e la dolce voce di Zhen Zhen, sostenuta dal coro di tutti i commensali, intona con grazia la delicata melodia di fronte allo stupore dei presenti, che si sciolgono presto in un sincero applauso.
Accade anche questo alla XIV edizione dei Corsi Estivi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale di Castel Viscardo.
Ma dopo questa parentesi conviviale è il momento di tornare al “dovere” e l’insegnante Isabel recupera, dunque, l’attenzione degli allievi illustrando il programma della giornata. Alle ore 16 si ricomincia con le lezioni, c’è tempo solo per un breve riposo: un tuffo in piscina, due chiacchiere tra colleghi musicisti o del semplice relax in questo angolo di Umbria, di Italia, di Mondo.