Riceviamo da Walter Moretti, per il Comitato contrario alla centrale a biomasse a Fabro e pubblichiamo. Il comitato fa riferimento alla centrale a biomasse prevista a Fabro e poi “stoppata” dopo le proteste dei cittadini, costituiti in comitato. Storia simile a Castel Viscardo.
Dopo essersi ufficialmente impegnato a salvaguardare il territorio e la Salute dei propri concittadini, il sindaco di Fabro ha proposto una modifica del regolamento edilizio per l’autorizzazione delle centrali a biomasse e biogas che non fornisce alcuna garanzia alla popolazione.
Alla richiesta avanzata dal Comitato affinché l’eventuale costruzione di centrali si realizzasse ad una distanza superiore a 5 KM da ogni abitazione presente nel comune, il sindaco Terzino ha risposto con un regolamento che ricalca fedelmente la normativa nazionale vigente, senza porre alcun limite o vincolo a protezione del territorio.
Il Comitato ha prontamente affidato la disamina del regolamento proposto dal sindaco ad un legale, il quale ha confermato che non si tratta di uno strumento che intende regolare e disincentivare seriamente le centrali speculative e che ne consente la costruzione, sfruttando alcuni espedienti tecnici, a meno di 500 metri dal centro abitato.
Il Comitato ha coinvolto tecnici ed esperti del settore amministrativo, scientifico e industriale con l’obiettivo di redigere un regolamento che possa essere valutato e recepito dal Comune di Fabro, a costo zero, così come avvenuto in altri Comuni. Tale documento intende difendere la libertà di impresa dei piccoli imprenditori agricoli e respingere le speculazioni imprenditoriali che andrebbero a discapito della Salute e dell’economia nell’intero comprensorio.
Considerata l’importanza della materia in questione e l’ambiguità dimostrata finora dal sindaco Terzino, il Comitato ha auspicato che l’Amministrazione comunale favorisca maggiormente la trasparenza, intesa come capacità di coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni importanti e non come incapacità di prendere una posizione ferma nei confronti di un possibile disastro ambientale ed economico.