Nonna Teresa ha festeggiato domenica le sue 105 primavere e lo ha fatto circondata dalla famiglia, con figli, nipoti e pronipoti, e dall’affetto di tutta la Casa della Divina Provvidenza di Ficulle. Teresa Conti Maravalle nasceva il 29 giugno del 1910 e, nonostante l’aspetto minuto e delicato che ancora oggi le vale l’appellativo affettuoso di “bambolina”, ha dovuto ben presto sfoderare quell’indole forte e combattiva che l’ha accompagnata lungo tutta la sua vita, ieri come oggi.
La Grande Guerra la lasciò orfana di padre a soli tre anni e morta anche la madre poco dopo, Teresa, benché di buona famiglia, non perse occasione per darsi da fare lavorando sia in casa, con le zie che la crebbero con affetto e attenzione, sia come segretaria presso il Ministero dei Trasporti, dove conobbe l’uomo che sarebbe poi diventato suo marito.
Più di un secolo di vita vissuta, assaporata e conquistata ogni giorno sulle note delle arie pucciniane e della lirica che tanto ha amato. Dal flebile suono dei 78 giri che ascoltava quotidianamente alla potente allegria delle esecuzioni della Banda di Città della Pieve e Monteleone d’Orvieto che ha animato la festa con melodie popolari e senza tempo rendendo la musica protagonista anche in questo giorno speciale. Applausi, abbracci, una splendida torta e auguri sinceri; è così che le gioie e i dolori degli anni risplendono come diamanti preziosi nello sguardo attento e felice di questa piccola grande nonna, nel sorriso del suo volto segnato dal tempo e ripagato dal tenero affetto di tutti i presenti che hanno festeggiato insieme a lei.
L’emozione traspare anche dalle parole del Cav. Silvio Topo, Presidente della O.N.L.U.S. Casa della Divina Provvidenza, il quale, con il Sindaco di Ficulle Gian Luigi Maravalle, presente per l’occasione nella doppia veste di Primo Cittadino e nipote della festeggiata, ha voluto ringraziare tutti i presenti e fare i suoi personali auguri alla signora Teresa: «Questo giorno di festa è motivo per noi tutti di grande gioia e orgoglio. – ha detto il Presidente – L’importante traguardo di Nonna Teresa è un traguardo per tutta la struttura e la comunità, oltre che un’occasione speciale per dimostrare il nostro affetto e la nostra attenzione a lei e a tutti gli anziani ospiti della nostra residenza». Quella di domenica 5 luglio è stata dunque una ricorrenza dai numerosi significati, non solo per le persone direttamente coinvolte. Sul volto di Teresa, dei suoi famigliari e di tutti i presenti era, infatti, impresso il valore stesso della vita, dello scambio intergenerazionale e della storia, passata, presente e futura.