Torna, nel groviglio di manifestazioni, lo spettacolo che aveva intrigato il pubblico la stagione scorsa, con venti repliche e più di mille spettatori. Si tratta di Pietre vive, di Giuseppe R. Baiocco, composto da “due monologhi cuciti insieme che narrano le vite di due uomini di altissimo profilo. Uomini veri, concreti, di ingegno estremo e umiltà sconcertante. Esempi lontani che paiono lanterne nel buio. Guide esemplari in un mondo, quello di oggi, che sembra un bazar di menzogne e merci inutili”, dice l’autore. “Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio hanno avuto un’amicizia intensa e un percorso teologico, filosofico e poetico di particolare rilievo, tanto da lasciare tracce indelebili dietro i loro sandali”. Il primo monologo si intitola “Io sono Tommaso” e mette in luce la tormentata vicenda di un ragazzo di talento che inizialmente viene ostacolato dalla famiglia nella sua scelta di indossare il saio dei domenicani. Poi officerà la Festa del Corpus Domini, su richiesta di Papa Urbano IV, scrivendo versi che impressioneranno anche Dante Alighieri. Il secondo brano è “Povero nel deserto” e narra del rocambolesco viaggio da Bagnoregio a Parigi che Bonaventura affrontò per andare a studiare teologia nell’Università più prestigiosa. Andrea Brugnera e Renato Campese danno vita ai personaggi con rinnovata maestria, diretti dalla sobria ed efficace regia di Maurizio Panici. Giuseppe R. Baiocco è anche l’autore di Miracolo de lo Sacro Corporale, liberamente ispirato a un dramma sacro di origini medievali che è stato rappresentato, nei due anni del “Giubileo Eucaristico Straordinario” 2013/2014, da Paola Gassman, Luigi Diberti, Luciano Federico, Renato Campese, tradotto in lingua ceca da J. Kolacek e pubblicato in Italia da LibrosìEdizioni.
Pietre vive si rappresenta nei sotterranei del Duomo di Orvieto da giovedì 11 a sabato 13 giugno alle ore 19. L’ingresso è sul lato destro del Duomo.