Questa mattina Susanna Tamaro si è recata a sorpresa presso la Scuola Primaria di Sferracavallo per assistere alla consegna dei “diplomi” ai bambini delle quinte classi e per ritirare i temi che aveva assegnato lo scorso 19 maggio in occasione della sua visita nell’ambito del progetto «Virus: il contagio della lettura».
La nota scrittrice è entrata di soppiatto sedendosi tra i genitori, accanto alla Dirigente Scolastica Anna Rita Bellini, mentre le insegnanti e il personale dell’Archivio di Stato stavano illustrando un’altra sorpresa, ovvero la scelta di intitolare, nel prossimo autunno, la scuola di
Sferracavallo ad una orvietana tanto famosa nel passato quanto dimenticata nel presente.
Accogliendo le buste con gli elaborati commissionati ai bambini tre settimane fa, dal titolo
«Io vivo e sogno», Susanna Tamaro ha raccontato di aver raccolto, anni fa, in Carinzia, il giovane
virgulto dell’abete secolare che le ha ispirato il suo successo «Il grande albero»; ora la pianta è
cresciuta e ha bisogno di un giardino che possa accoglierla e di voci festose che la proteggano e la
addobbino per Natale, perciò, spiazzando tutti, ha annunciato al pubblico incredulo: «Ho deciso di
regalarvi il figlio del grande albero, perché so che qui starà bene».
L’abete sarà messo a dimora nel prossimo autunno, probabilmente nel contesto della festa
degli alberi e siamo sicuri che le cure del collaboratore scolastico Paolo, esperto dell’orto, delle
insegnanti e dei fanciulli faranno crescere questo prezioso tesoro che diverrà uno dei nuovi simboli
dell’altrettanto preziosa scuola di Sferracavallo.
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