Tre giorni di musica, arte, poesia, senso di comunità. Tanta gente che passava, restava, partiva, ritornava, si godeva una città mai così viva tra feste e iniziative di ogni tipo.
Nel piccolo cortile interno del civico n.3 di Corso Cavour, per l’occasione reso luogo immaginifico dalle esposizioni a cura del Banano Connection (con la mostra di Chiara Lu e la street art di Frenulo), “L’importante è finire” ha chiamato a raccolta gente di ogni età, persone che hanno respirato la musica sperimentale degli Human Progression Machine, il country metropolitano di Apek, il rock dai sapori Seventies degli Old Rock City Orchestra, la performance poetico/musicale di Mike Papa, la nuova canzone contemporanea di Filippo Gatti, il contagioso tiro dei Colour Your Skin, la bambinesca serata del progetto speciale “Dopo Carosello tutti a nanna!” e infine la canzone d’autore nel ricordo di Sergio Endrigo.
Per tutti applausi a scena aperta, santa caciara, ma anche intensa attenzione, quando serviva.
Ma Radio Orvieto Web e il Magazzino delle Idee, organizzatori della rassegna, giunta alla III edizione, sanno bene che l’importante è sì finire, ma anche ben cominciare, cosicché anche quest’anno non sono mancati gli appuntamenti per i più piccoli, con i due seguitissimi e apprezzatissimi workshops pomeridiani dedicati alle biglie e ai kazoo.
Insomma, un gioioso via via, un ritrovarsi, un darsi una mano alla bisogna, uno scambiarsi pacche sulle spalle, un fissare appuntamenti, cosa da fare, robe da mettere su: questo sa essere questa città, nel suo abito migliore. E a questo mirava, innanzitutto, questa festa di inizio estate che ha dimostrato una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che Orvieto ribolle di creatività, di giovani che, poeticamente, vivono ben conficcati dentro il loro tempo e il loro spazio e che sanno che questo è il loro qui ed ora.
Gli organizzatori, nel dare appuntamento a tutti a fine estate per l’ormai tradizionale Festa di Santa Perduta, desiderano ringraziare prima di tutto gli amici musicisti che hanno regalato la loro arte a questo evento, la libreria “Parole Ribelli” per l’amicizia e l’aiuto, la Protezione Civile di Orvieto per il sostegno logistico, gli amici che con le loro bancarelle hanno arricchito l’evento e reso più bello il cortile e, naturalmente, i residenti del Civico n.3 di Corso Cavour per la gentile ospitalità.
Infine: un grazie di cuore last minut a Rodolfo “Foffo” Anselmi, a cui erano state commissionate le locandine. Al momento di essere pagato per il suo lavoro, ha detto che andava bene così: era il suo piccolo contributo per una festa che per tre sere ha reso ancora più bella Orvieto.