di Renato Piscini
Alla luce dei risultati regionali e visto il varo della nuova giunta regionale si evidenzia una assoluta irrilevanza del nostro territorio aprendo interrogativi , visioni allarmanti per la nostra società e i cittadini. Dopo la riconquista della città le speranze di rialzarsi economicamente e avere una visione nuova vengono sempre meno. Mancano personalità e capacità di visione inserite in un programma all’ altezza della situazione ; non si sono sentite voci allarmanti né complicità di personalità politiche umbre una volta a noi vicine sia per un sostegno politico-programmatico sia per una antica simpatia innata . Manca insomma il QUID, tanto per citare uno slogan di moda, una presenza riconoscibile e tangibile sia essa persona o programma che ci faccia sognare e riprendere fiducia per esaltare quel talento territoriale emerso e presente in tanti nostri ex cittadini illustri, rappresentanti si di questo status storico-culturale realmente noto a tutti e ( Scusandomi anticipatamente) non persistere nei nostri attuali rappresentanti. Allora cosa fare ! sicuramente rinnovarsi facendo autocritica , rimodulando le strategie , le persone; coinvolgendo meritocrazia , cultura , animosità, competenza, pur presenti in città ; lasciando definitivamente azioni di parte , azioni correntizie, commistioni. Passare all’ azione magari con una sorte di FABBRICA orvietana , evento incentrato su una rivalutazione politico-culturale della città, partendo dalla conoscenza della sua storia , forte di esempi e segni evidenti di una civiltà non meno importanti di altri lidi. Una scossa per distogliersi dal torpore in cui siamo caduti, da quella sorta di provincialismo innato in molti che è di ostacolo a i continui arrivi in città di moltitudine di stranieri e quindi di cultura, di ottusità ad aprirsi al nuovo , di sfiducia che frena ogni iniziativa o provocazione sia essa di tipo imprenditoriale che politica .
Quindi ORVIETO NUOVA …prima in noi , poi in Umbria , poi nel mondo ! A volte ci sono state situazioni e certezze in linea con questa strategia ma sono rimaste sempre occasioni, eventi rimasti nel limbo , senza che nessuno se ne sia avvalso o lo abbia usato per una vera strategia innovativa dandogli una continuità. Mancava la visione, gli uomini su cui farla camminare per farne terreno fertile e filiera . Orvieto del FARE è e può essere l occasione per ridarci una occasione ,un ruolo nel panorama regionale e extra regionale, visto, non ultimo, l’ occasione di un ampliamento dei limiti politici regionali previsti .
Insomma c è molta carne al fuoco,non ultimo, il processo innovatore nazionale, che non ci deve fare trovare impreparati, nel momento che la società riprenderà un vero percorso di ripresa economica. Tutto questo per le imprese, per gli artigiani, commercianti e operatori turistici che dovranno rendersi conto che solo con una operazione di innovazione saranno competitivi nel nuovo che ci aspetta. I parametri di base dovranno essere la serietà, la competenza, la visione, la fiducia,la intrapresa, guidati da un programma innovativo nel segno del FARE cambiando ..VERSO come dice il nostro attuale presidente, discutibile quanto si vuole ma, in linea con parole come cambiamento, efficienza, competenza etc. Guardarsi dentro, abbandonando egoismi , azioni di parte , vecchia politica. Uscire dal guscio del provincialismo imperante . Scommettere sul nuovo anche rischiando qualcosa. Agire sinergicamente per avere più forza . Senza peli sulla lingua bisogna dire che alcuni giovani affacciatisi in politica, presenti nei vari organismi sia politici che amministrativi, non danno prova di maturità politica , non per colpa loro ma, per quel sistema vecchio e sbagliato di fare politica che evidenzia scelte di vicinanza e personalistiche piuttosto che di competenza . Dando il risultato di incappare in errori o perdite di tempo che inficiano un percorso politico-programmatico degno di questo nome. Non si devono sottovalutare altresì gli errori dei precedenti nostri amministratori, di ambedue le parti, che presi dal sistema, hanno confuso ruoli e azioni , sbagliando persone ,tempi che in politica divengono errori determinanti che influiscono nel tempo dimenticando spesso che la visione del futuro è il reale pregio di un politico. DOPO aver fatto un esame critico vero saremo in grado di intraprendere questo nuovo percorso , tutto ciò implica una vera disamina dei temi , previa analisi circoscritta dello status quo che potrebbe implicare solo modifiche ma anche traumi o eventi nelle nostre strutture politiche ivi comprese Amministrazione , Enti, Sindacati ,Partiti politici . GENIUS LOCI.. partiamo dal piccolo nostro territorio, forti della nostra storia , per avanzare nel sistema umbro che ci ha troppo spesso dimenticato . BUON LAVORO!