di ufficio stampa Azzurra Ceprini Orvieto
Elisa Mancinelli dopo la pubblicazione che indosserà per la prossima stagione la maglia della Ceprini Orvieto , si è presentata immediatamente agli orvietani rilasciando una intervista da Ragusa dove è in raduno collegiale con la Nazionale Italiana U20. Elisa ha parlato della sua carriera e delle sue aspettative future a partire proprio da Orvieto.
CI RACCONTI LA TUA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO?
“Ho iniziato a giocare per divertimento, grazie alla mia migliore amica che in seconda elementare mi portò con lei a fare un allenamento; da li non ho più smesso (anche se contemporaneamente ho giocato anche a pallavolo e fatto delle gare di atletica). A 14 anni ho ricevuto la chiamata di Umbertide, Società in cui sono stata per quattro anni fino alla maggiore età: mi hanno dato la possibilità di allenarmi con la prima squadra e di poter far parte delle squadre giovanili. Gli ultimi due anni ho indossato la canotta di Ariano Irpino, squadra che mi ha permesso di esprimermi in tutti i miei lati; soprattutto l’ultimo anno Coach Ferazzoli mi ha dato grande fiducia. Per quanto riguarda la prossima stagione, ho deciso di mettermi alla prova e fare il salto di categoria! Ovviamente andrò con i piedi ben saldi a terra, consapevole che nulla mi sarà regalato ma che dovrò crescere e migliorarmi, giorno dopo giorno. Ho avuto la possibilità di conoscere Coach Romano qui al raduno con la Nazionale ed il fatto che mi abbia notata e “scelta” mi ha reso non felice, di più”.
COME VIVI E COME TI APPRESTI A QUESTA NUOVA AVVENTURA AD ORVIETO?
“Credo sarà un’esperienza davvero stupenda, ovviamente non sarà facile, ma mi sono sempre piaciute le sfide difficili e poi… non sarebbe stato stimolante”.
CHE ELISA VEDREMO… IN CAMPO E FUORI?
“Ad Orvieto arrivo con tanta voglia di lavorare ed imparare, mettendomi a piena disposizione del Coach e della squadra, cercando di apprendere il più possibile dalle mie future compagne che, indubbiamente, hanno più esperienza di me; sono consapevole che dovrò lavorare tanto sul fattore tecnico e mentale. Sono una ragazza semplice ed, inizialmente, abbastanza timida; dedico molto tempo della mia vita a questo sport. Nel tempo libero non esco molto; amo ascoltare la musica, leggere e dedicare tempo alla mia famiglia”.
CHE COSA RAPPRESENTA, PER TE, QUESTA CHIAMATA DA PARTE DI AZZURRA? “Era il sogno nel cassetto, tutt’ora mi sembra un sogno: in parte si è avverato, non vedo l’ora di poter viverlo”. e.f.