di Claudio Bizzarri
University of Arizona, Orvieto e Domenico di Giovanni, detto il Burchiello: che era costui?
Il programma estivo volge al termine e Arizona in Italy finisce in bellezza: due gli appuntamenti per la settimana che entra, dal 23 al 26, presso l’atrio di Palazzo dei Sette.
Il primo è di particolare interesse e di alto spessore culturale: un progetto di collaborazione fra due studiosi di letteratura italiana ed un artista visivo. In cosa consiste il progetto che Arizona in Italy presenterà martedì pomeriggio alle ore 18:30? Fabian Alfie e Aileen A. Feng, entrambi professori di letteratura medievale e rinascimentale presso il dipartimento di Italiano e Francese dell’ateneo in Arizona, hanno curato la prima edizione in lingua inglese delle opere del poeta e barbiere Domenico di Giovanni, detto il Burchiello, vissuto dal 1404 al 1449. Pochi oggi ne conoscono la figura mentre in passato ha goduto di una notorietà vicina a quella del ben più famoso Dante Alighieri. In effetti i suoi versi erano considerati un modello per la poesia comica, e la sua influenza fu tale che spesso gli studiosi di letteratura si riferiscono al secolo nel quale egli visse come “l’età del Burchiello”. Ancora oggi le sue poesie incontrano complessi problemi interpretativi a causa della deliberata assenza di nesso logico fra le frasi ed è facile quindi immaginare quale sia stato lo sforzo necessario a tradurle addirittura in una lingua straniera. Martedì saranno lette alcune poesie del Burchiello e sarà chiara la sua particolarissima vena letteraria.
Ma non è tutto….anzi. La mostra che Arizona in Italy, che da anni svolge ad Orvieto tutti i suoi programmi appoggiandosi al CSCO, ha il suo fulcro nel secondo (o meglio, il terzo) attore del progetto statunitense: è un artista d’eccezione, David Christiana, appartenente al medesimo ateneo e direttore della Scuola d’Arte. Si è voluto misurare visivamente con le suggestioni che il Burchiello accende, producendo una serie di incisioni e disegni di eccezionale qualità artistica. La mostra che si propone a palazzo dei Sette, è quindi il risultato di un approccio multidisciplinare operato da due studiosi di letteratura ed un artista che hanno voluto ricercare, in maniera distinta ma complementare, gli aspetti legati alla traduzione dei testi e quelli della resa artistica, focalizzandosi su un medesimo soggetto, il Burchiello. Le opere che ne scaturiscono si confrontano col processo narrativo in modo complementare rispetto alle audaci e spesso sconcertanti poesie prive di senso del Burchiello, riuscendo a tradurre in poesia d’arte l’assenza di logica e le metafore oscene. Le opere di Christiana rimarranno esposte sino a venerdì 26, quando verranno anche presentati gli elaborati che gli studenti dei corsi di fotogiornalismo, arti visive e fotografia digitale hanno prodotto nelle cinque settimane di residenza nella nostra città. Arizona in Italy ha anche istituito un concorso aperto agli studenti, per il quale verranno selezionate tre distinte opere, da utilizzare poi per la promozione del programma e della città medesima. Tutti invitati quindi a partire da martedì prossimo, aspettando poi l’arrivo degli studenti del semestre autunnale, già iscritti in gran numero.