di Mario Tiberi
A differenza di tutte le altre Domeniche dell’Anno, per questa del 31 maggio 2015 non redigerò e non invierò alla stampa on-line il mio editoriale della settimana.
Il motivo? Molto semplice.
Domenica 31 si va a votare per il rinnovo di sette Consigli Regionali tra i quali, per scadenza naturale, anche quello dell’Umbria a me cara. E proprio perché mi è cara, non ho altro da auspicare se non un radicale cambio di governo dopo 45 anni di potere sempre uguale a se stesso.
E allora coraggio, corregionali umbri: ci si rechi in massa ai seggi elettorali sostenendo le ragioni dell’avvento di un’aria nuova, fresca e pulita, ed assaporando la gioia immensa e incommensurabile di aver deposto nell’urna una scheda pura, frutto di una libera e volontaria scelta e non ad arte pilotata dal ricatto dei potentati dominanti.
Solo così ci potremo sentire liberati, in tutta onestà, dal peso opprimente di una amministrazione regionale svuotata di energie propulsive, logora e consunta.