ORVIETO – Sabato 16 maggio a partire dalle ore 17.30, presso il Comune di Montegabbione, si svolgerà il Meeting del Centri di Aggregazione Giovanile della zona sociale n. 12. L’iniziativa, promossa dal Comune di Montegabbione, dai Comuni della zona sociale n. 12, dai servizi educativi del Comune di Orvieto e dalla Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” e in collaborazione con l’associazione “P-285”, l’associazione genitori “Crescere Insieme” e il Piccolo Teatro la Torre intende presentare alla cittadinanza le attività che i C.A.G. propongono e realizzano.
Partecipano al meeting i Centri di Aggregazione: FREIGEIST di Montegabbione, Lo SQUALO di Castelgiorgio, Gruppo Ragazzi di Monterubiaglio, il CENTRO IDEE MULTICREATIVE di Allerona/Castelviscardo, il BOOM di Porano, l’ULTIMA SPIAGGIA di Fabro/Monteleone e Mr T di Orvieto.
Sono previsti: esposizione dei lavori, giochi di improvvisazione teatrale e letture in biblioteca. La festa si concluderà alle ore 21 con lo spettacolo teatrale “La nostra Grande Avventura” presso la Sala Polivalente di Montegabbione. Alle 19.30 ci sarà la cena per tutti i partecipanti.
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I Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), nati con i finanziamenti della legge 285/97, sono presenti e radicati nel territorio dell’Ambito orvietano fin dalla promulgazione della legge stessa.
In modo particolare i CAG sono un’espressione della legge in quanto, per la prima volta, l’adolescente viene considerato come soggetto attivo, il cardine su cui ruota l’azione, sovvertendo l’ordine che da tempo lo voleva solo come fruitore di iniziative proposte e imposte da altri.
Una delle caratteristiche ed innovazioni dei CAG è infatti la condivisione, la partecipazione e la realizzazione delle attività da parte di tutti i frequentatori, mentre l’operatore diventa il facilitatore e il catalizzatore delle esigenze e dei desideri dei ragazzi.
I CAG, nati dal Progetto “L’Ombelico del Mondo”, sono cresciuti in maniera costante dal 2000 ad oggi e attualmente nel nostro territorio sono presenti 8: “Ultima Spiaggia” a Fabro/Monteleone, “C.I.M. Centro Idee Multicreative” ad Allerona, “Lo squalo” a Castelgiorgio, “Freigeist” a Ficulle/Montegabbione, “Boom” a Porano, il “Gruppo ragazzi di Monterubiaglio” e Associazione P285 centro di aggregazione “Mr Tamburino”.
Le finalità dei CAG sono quelle di far incontrare i giovani restituendo al territorio un reticolo di relazioni indispensabili alla sua vitalità e permettere che spazi cittadini assumano una valenza educativa, in un ottica che miri non solo alla socialità, ma anche alla progettazione di iniziative culturali, informative e aggregative che abbiano la funzione di prevenire il disagio giovanile.
Compiti specifici del c.a.g. infatti sono:
– l’attuazione delle funzioni di base identificate ai fini della promozione della crescita armonica e della prevenzione del disagio giovanile quali: l’ascolto, l’accompagnamento, l’informazione-orientamento, il sostegno, la funzione educativa e di socializzazione;
– l’intervento rivolto alla globalità della popolazione giovanile, non più identificata solo a rischio di emarginazione sociale, mediante percorsi educativi differenziati sulla base dei bisogni rilevati
– l’appartenenza alla propria comunità locale per la costruzione di un patto educativo tra i diversi soggetti: la famiglia, le istituzioni pubbliche e private, l’associazionismo, il privato sociale e il volontariato e le altre agenzie educative, quali scuola e oratori, anche attraverso intese formalizzate;
– la sperimentalità come caratteristica ordinaria di procedere nella ricerca di azioni e modalità organizzative innovative, in grado di rispondere a bisogni in continua evoluzione.
– la valutazione della qualità del servizio reso, del progetto educativo, dell’impatto delle azioni sui soggetti coinvolti e sulla comunità e dei processi attivati con gli stessi;
– l’animazione del contesto sociale come attivazione e valorizzazione di risorse e competenze esistenti;
– l’essere sensore privilegiato della condizione giovanile e strumento di monitoraggio sistematico del fenomeno;
– l’autopromozione del servizio per la visibilità sul territorio e la garanzia dell’efficace fruizione da parte dei destinatari;
– la stabilità e la permanenza nel tempo dell’unità d’offerta, quale patrimonio culturalmente storicizzato della comunità