di Dante Freddi
Finalmente la Giunta batte un primo colpo e, anche se poco, qualche striscia blù scompare da piazza del Popolo per fare spazio al “vuoto”. L’area davanti al Palazzo del capitano del Popolo sarà libera da sosta e traffico e la decisione, seppure ancora in fase di discussione nel QSV, sembra ormai assunta. Naturalmente ci sono i soliti scandalizzati, anime belle della politica che hanno capito che c’è un cavallo da cavalcare, anche se bolso, e fanno questione di metodo e di sostanza. Sono vicini a quelli che vogliono la piazza piena di macchine, fulgido esempio di vìgoria economica, e a quelli che la vogliono piena di turisti, piena, zeppa, con tanti che riempiono lo spazio lasciato libero dalle auto. E’ gente che ha paura del vuoto, agorofobici pronti alla lotta per il “riempimento”.
Ci sono anche, pochi, che la vogliono così com’è, ammirabile in quella sapiente disposizione degli spazi, da cui emerge poderoso il Palazzo, a disposizione di chi la vuole godere e “sfruttare”, cittadini, turisti, bar e negozi, musicisti e saltimbanchi, attori e ballerini. Io sto con loro, contro chi si approfitta di tutti i sentimenti che albergano nell’animo di chi teme il cambiamento, dei conservatori per interesse, egoismo, paura.
Non sono giorni di razionalità, è periodo elettorale, si ascolta ogni scemenza, come a carnevale, e quindi ben venga anche un timido segnale di serietà in questa città soffocata dalle auto e dal benaltrismo.
Basta anche una striscia cancellata, a dire che lì le auto non passano e non sostano. Che lì è vuoto.