di Simone Cinque
Nei centenari boschi dell’Alfina, dove i fiori gialli cominciano a far da padrone, un albero cade a terra tra scricchiolii e tonfi di rami rotti. È il “solito palo” che si lascia cullare e plasmare da mani attente ed esperte, che con passione e amore gli rendono una nuova vita.
Una nuova vita per la natura che si risveglia dal torpore invernale vestendosi di colori e inebriandosi di profumi, è una nuova vita per un popolo che forte delle sue radici riscopre le più antiche tradizioni. Quelle tradizioni popolari che hanno in se tutta la consapevolezza di appartenere ad un meraviglioso meccanismo Divino.
Il “Maggio”… cosi lo chiamano i “Castelgiorgesi”, che ogni anno per la festa del santo patrono Pancrazio svetta alto sopra i tetti del paese vestito a festa. Simbolo pagano, richiamo alla fecondità ma anche intriso di spiritualità,capace di mettere insieme terra e cielo convogliando ogni sguardo all’immensità.
Le tradizioni popolari sono ancora oggi molto vive sul territorio nazionale e richiamano su di sé attenzioni sempre maggiori perché sempre maggiore è il bisogno di riscoprire il vero senso della vita, il senso di un equilibrio tra uomo e natura che sembra ormai perso. È bello sentire ancora vivo, tra la gente di Castel Giorgio, il bisogno di tramandare un momento di festa e condivisione, un rito oggi arricchito da una rievocazione storica che richiama le antiche memorie.
Mi piace vedere il “Maggio” 2015 come un baluardo simbolico eretto in difesa di un Altopiano oggi troppo spesso oggetto di mire speculative che poco hanno a che vedere con la salvaguardia di un ambiente con potenzialità turistiche in evoluzione.
Potenzialità da sviluppare valorizzando il territorio naturale e potenziando le varie attività culturali e ricreative che spesso si susseguono senza però avere un coordinamento condiviso.
Intanto però partiamo da noi stessi… l’invito è rivolto a tutta la gente dell’Alfina, l’11 e il 12 Maggio popoliamo le strade e le piazze di Castel Giorgio … riviviamo le tradizioni per non perdere il passato e vivere meglio il futuro.