Con una grande FESTA DI FINE STAGIONE, venerdì 15 maggio il Teatro Mancinelli di Orvieto dà appuntamento al suo pubblico, agli sponsor e ai collaboratori che hanno contribuito al successo della Stagione Teatrale 2014 – 2015 appena terminata. Un’occasione per ringraziare quanti hanno accolto con favore la proposta dei 28 spettacoli in cartellone, che spaziando tra prosa, danza, musical, circo-teatro, teatro civile, teatro d’innovazione e opera – insieme alle rassegne La Domenica dei Piccoli, Scuole a Teatro e Visioni di Futuro – hanno fatto registrare complessivamente circa 12.000 presenze.
La festa si apre con il BRINDISI DI FINE STAGIONE offerto al Caffè Teatro Degusteria dalle ore 20.30; per chi invece desidera arricchire la serata con un gustoso apericena, l’appuntamento è al Foyer alle ore 20 per il BUFFET DI FINE STAGIONE a cura del Caffè Montanucci.
Alle 21 tutti in sala per l’esibizione della JOBB PROJECT – BIG BAND della Scuola Comunale di Musica Adriano Casasole, che trasporterà il pubblico in un viaggio musicale che toccherà le sonorità dello swing, del jazz, del blues, del rock e del funk.
Seguirà una proiezione video sulle ANTICIPAZIONI DI UMBRIA FOLK FESTIVAL 2015 E DELLA PROSSIMA STAGIONE TEATRALE, una rosa di proposte artistiche di qualità con grandi nomi del panorama teatrale italiano.
I Soci TEMA potranno sottoscrivere i nuovi abbonamenti e confermare i posti della scorsa Stagione Teatrale dal 27 al 30 maggio. Per i non Soci gli abbonamenti saranno invece in vendita a partire da settembre.
Alle 21:30 spazio poi alla comicità con ANDREA PERRONI in SIETE TUTTI INVITATI. Dopo il successo dell’appena trascorsa stagione di Zelig su Canale 5 con i suoi concerti “Hai capito chi è?”, e ancora in onda tutti i sabato e domenica su Radio 2 Social Club – che conduce insieme a Luca Barbarossa e Neri Marcorè – Perroni approda al Mancinelli di Orvieto promettendo al pubblico divertimento e tante risate. Scritto da Andrea Perroni e Stefano Fabrizi, lo spettacolo è un mix di monologhi, canzoni, battute, racconti e soprattutto tanta musica: c’è sempre stato un po’ di tutto nei suoi show. Già in occasione di diversi spettacoli precedenti, il giovane comico romano aveva dimostrato di possedere capacità artistiche non limitate alle sole imitazioni che lo hanno reso celebre agli inizi della carriera. Siete tutti invitati è prima di tutto un gioco, uno spettacolo nello spettacolo in cui il protagonista interpreta se stesso ad un party dove incontra il brutto e il bello dell’Italia, attraverso i più stravaganti personaggi. Grazie al suo carattere trasversale di imitatore e musicista al tempo stesso, Andrea metterà in scena da solo tutti i personaggi dello show, per uno spettacolo che vede sul palco soltanto lui, la sua band e l’immaginazione del pubblico. La regia è di Stefano Fabrizi, le musiche di Carlo Alberto D’Alatri.
Per info sullo spettacolo http://www.teatromancinelli.com/it/andrea_perroni_in_siete_tutti_invitati.html
Per informazioni sulla Festa di Fine Stagione http://www.teatromancinelli.com/it/festa_di_fine_stagione.html Tel. 0763.340493.
Se venerdì 15 l’appuntamento è con la Festa di Fine Stagione, giovedì 14 maggio alle ore 21 spazio invece all’ultimo appuntamento della rassegna di teatro contemporaneo Visioni di Futuro con il recital letterario PRIMO tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi e diretto da Giovanni Calò. Ne sarà interprete JACOB OLESEN, che vestirà i panni di Levi per far rivivere l’intensità e la leggerezza della parola e del pensiero dell’autore. Un atto unico che porta in scena l’esperienza personale di Levi, arrestato il 13 dicembre 1943 dalla milizia fascista e in seguito deportato nel campo Buna-Monowitz, vicino ad Auschwitz, dove sopravvive fino alla liberazione, avvenuta il 27 gennaio 1945.
“A volte si sopravvive per poter raccontare. Primo Levi è sopravvissuto per raccontare. Primo vuole dare voce alla sua testimonianza, perché non si può dimenticare, non si deve. L’intensità e la leggerezza della parola di Levi, insieme alla grande valenza letteraria del suo racconto, hanno favorito il nostro lavoro e mostrato la strada da seguire. Si tratta quindi di far rivivere l’esperienza di Levi e dei suoi compagni scomparsi, a un pubblico diverso e più vasto, alle nuove generazioni. La sua testimonianza viene rappresentata con stupore razionale, semplicità e, per quanto possibile, con leggerezza, per guidare lo spettatore a una conclusione, a una sentenza, senza gridargliela nelle orecchie. Cercando di conservare la carica umana dei personaggi, anche se annientati dalla violenza e consumati dal conflitto permanente al quale cercavano di sopravvivere”. (Giovanni Calò)
Per ulteriori informazioni su Primo http://www.teatromancinelli.com/it/stagione_teatrale_2014_2015/primo.html