di Marco Marino
Il sindaco sostiene che se le idee della vecchia amministrazione sono valide non ha problemi a darne continuità.
Allora vorrei ricordare che sempre facendo seguito alle richieste dei cittadini, questa volta da parte del Rotary Club orvietano, avevo proposto di intestare il parcheggio sottostante la piazza all’ingegnere Araldo Forbicioni, primo ideatore dei parcheggi sotterranei per la città di Orvieto esposti nel suo noto “Progetto Talpa”.
Ma ancora vorrei ricordare l’idea, questa volta solo mia, ma che raccoglieva tante indicazioni di singoli e gruppi di orvietani di ricordare i grandi concittadini del Novecento con targhe collocate lungo il percorso dell’anello della rupe facente parte del PAAO.
Non vanno dimenticati infatti, ma ne cito per valori affettivi personali solo quattro o cinque degli oltre cinquanta che penso, l’architetto Alberto Stramaccioni e l’artista Marcello Conticelli rispettivamente disegnatore e realizzatore del nuovo reliquario del Sacro Corporale e Donna Lea Pacini che insieme ai succitati ha creato e diretto per anni il nostro prestigioso e prezioso Corteo Storico; e non bisogna neppure dimenticare tra i politici il Senatore Romolo Tiberi, determinante per lo sviluppo economico e culturale e, anche se non orvietano, il Ministro Riccardo Misasi che fece collocare sulla facciata del Duomo le porte di Emilio Greco che a sua volta va ricordato tra gli artisti insieme all’indimenticabile Livio Orazio Valentini.
Mi fermo qui, ma avrei il piacere di avere una risposta dal Sindaco ricordandogli anche che è ora di risolvere il problema delle piccole frane che interrompono la continuità del citato anello dove collocare le targhe commemorative.
Marco Marino, attualmente disoccupato e pertanto un po’ rompicoglioni.