di Evaristo Cerrini
La nuova iniziativa è stata fortemente voluta dalla Pro Loco e dal parroco don Enrico Castauro per la valorizzazione del culto mariano e l’importanza storica delle radici cristiane della festa.
Si tratta del Corteo e della cerimonia di Benedizione degli Stendardi dei Gruppi dei Pugnaloni. Questo nuovo e importante evento, che ha avuto luogo domenica 19 aprile, nasce in occasione degli annuali festeggiamenti di Mezzomaggio che culmineranno domenica 17 maggio con la Festa dei Pugnaloni. In prospettiva del 2016, quando Acquapendente sarà luogo di tre importantissimi appuntamenti storico religiosi, quali: l’850° anniversario del Miracolo della Madonna del Fiore; il Giubileo Straordinario; il Giubileo Mariano specifico per la città di Acquapendente.
La cerimonia è iniziata nel pomeriggio presso la chiesa di Santa Maria detta di San Francesco, con il raduno degli stendardi accompagnati dai rappresentanti dei gruppi, per poi proseguire in corteo fino alla chiesa di Santa Vittoria, dove al cospetto della statua lignea della Madonna del Fiore, i presenti in ginocchio hanno ricevuto la solenne benedizione.
Durante la funzione, in presenza del sindaco Alberto Bambini con fascia tricolore e del presidente della Pro Loco Andrea Caprasecca, don Enrico ha evidenziato l’importanza delle radici cristiane della festa, sottolineando che la tradizione e il folclore non sono altro che la cornice di quell’evento miracoloso avvenuto 850 anni fa, quale imput di libertà e fede per uno dei primi comuni liberi del centro Italia.
Il Parroco rivolgendosi ai rappresentanti dei Gruppi che realizzano i Pugnaloni, ha rimarcato la necessità di dover mantenere il punto centrale della festa, magari mettendo un po’ in secondo piano gli aspetti competitivi, per concentrarsi sul Pugnalone quale macchina processionale dedicata al culto del Miracolo della Madonna del Fiore di Acquapendente.
Don Enrico ha terminato con una solenne benedizione, aspergendo acqua sacramentale prima agli stendardi poi ai rappresentanti dei Gruppi e per estensione anche a tutte le loro famiglie, ricordando che, per quanto siano esasperati gli elementi conviviali e agonistici della festa come succede anche da altre parti, la finalità rimane ed è senza ombra di dubbio una sola: ossia la fede e il culto della Vergine Maria, sempre presente e tangibile ad Acquapendente, poiché una comunità per definirsi tale deve necessariamente preservare le proprie radici e nel caso specifico della nostra città esse nascono e crescono nel Miracolo del Fiore del 1166.