Di seguito la relazione al bilancio consuntivo 2014 presentata stamattina dall’assessore Gnagnarini al Consiglio.
BILANCIO CONSUNTIVO 2014
RELAZIONE ASSESSORE MASSIMO GNAGNARINI
30 aprile 2015
Lo scorso 22 settembre con l’approvazione del bilancio di previsione questa amministrazione annunciò le principali linee guida della sua futura azione di governo.
In particolare indicammo cinque obbiettivi rispetto ai quali, a distanza di pochi mesi possiamo già
rendicontare i progressi compiuti nel raggiungimento di tali obbiettivi.
Il primo tra questi era l’applicazione delle misure previste dal Piano Pluriennale di Rientro dal Deficit elaborato dalla precedente amministrazione a seguito della dichiarazione dello stato di predissesto finanziario del Comune. Si tratta come è noto di provvedimenti per maggiori entrate come la tassa di soggiorno, l’ aumento delle tariffe di sosta , ecc.. e nel contempo di tagli alla spesa che hanno impattato anche sui servizi sociali e dell’infanzia.
E’ evidente a tutti che un conto è stato annunciare dei provvedimenti impopolari e un conto è stato metterli in atto. Le polemiche sulla tassa di soggiorno, sui tagli alle agevolazioni sulla mensa scolastica e persino sugli accertamenti TOSAP , sebbene già precedentemente individuati e decisi non hanno impedito agli stessi autori di farne oggetto di scontro politico fuori e dentro questo consesso.
Ma al di là della dialettica politica il limite oggettivo più preoccupante del Piano , inteso come elemento stabilizzatore degli equilibri finanziari del nostro comune, sta nella sua inadattabilità ai nuovi oneri di gestione cui dobbiamo far fronte e per lo più sconosciuti solo un anno fa al momento della sua adozione.
Signore consigliere e signori consiglieri già nelle prossime settimane il Consiglio comunale dovrà adottare un secondo Piano di Risanamento per lo smaltimento del basket dei residui così come riaccertato in base a quanto disposto dalla nuova normativa sulla cosiddetta armonizzazione della contabilità entrata in vigore quest’anno. Ciò produrrà un extradeficit di alcuni milioni di euro, che si aggiungerà a quello residuo già consolidato nel Piano Pluriennale , e al quale dovremo dare copertura per i prossimi trent’anni attraverso accantonamenti annui del valore di oltre 150.000 euro.
La somma dei nuovi tagli strutturali ai trasferimenti dallo Stato per il Comune di Orvieto è stimata a 1 Mln di euro.
In altre parole l’equilibrio del prossimo bilancio dovrà scontare oneri maggiori rispetto a quello precedente per 1,5 Mln. Per una parte faremo fronte a tale fabbisogno con la quota disponibile dell’avanzo di gestione del 2014 che come sapete ammonta complessivamente a 1.037.000 euro e per il resto ci stiamo ragionando in questi giorni. Di certo se non avessimo ottenuto per il 2014 questo avanzo di gestione per il 2015-2016-2017 non avremmo avuto altre chance per quadrare il bilancio se non quelle di intervenire pesantemente con tagli draconiani ai servizi sociassistenziali.
Così come se avessimo dato retta alle pur condivisibili sollecitazioni che nel corso di questi mesi di dibattito consigliare ci sono venute per l’impiego a fini sociali delle somme che avevamo postato sul fondo di riserva, oggi ci saremmo trovati in ragione dei pagamenti e obbligazioni emerse in occasione dell’ultimo assestamento e relative a quote associative verso vari enti e associazioni a chiudere il consuntivo evidenziando una serie di bebiti fuori bilancio ( vedi allegato).
Il secondo obbiettivo che ci eravamo posti anche in funzione del ristoro delle casse comunali era indicato come Valorizzazione delle componenti pubbliche della filiera turistica secondo il principio che i costi della città non devono gravare solo sui cittadini residenti.
In questi sette mesi sono stati avviati e in alcuni casi anche conclusi processi di ottimizzazione che hanno consentito un sensibile aumento dei margini di ricavo dai parcheggi e dalla visita dei monumenti. A fronte di tali maggiori ricavi ottenuti anche attraverso la leva delle tariffe non solo non abbiamo registrato alcuna flessione della domanda, ma anzi proprio nell’ultimo trimestre della scorsa stagione turistica abbiamo registrato una forte impennata degli incassi.
Bene anche la riscossione della tassa di soggiorno i cui introiti sono risultati in linea con le previsioni.
Ma l’attività principale che l’Amministrazione ha svolto e sta svolgendo in questo settore strategico per lo sviluppo economico di Orvieto è stata segnata dall’avvio di processi decisionali, alcuni dei quali ormai conclusisi, sul rilancio della gestione della Funicolare, l’affidamento della gestione del Palazzo dei Congressi, la realizzazione del cosiddetto Parco dell’Albornoz, l’affidamento in gestione di Piazza della Pace come principale Hub dei flussi turistici e gli interventi sulla viabilità.
Il terzo obbiettivo, ambizioso ma tenacemente perseguito, è stato quello di attenuare la pressione tributaria locale gravante sulle famiglie e sulle imprese.
Per il 2014 ciò è stato possibile grazie alla non applicazione dell’accisa che nel 2013 il governo impose sulla tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, mentre per il 2015 questa amministrazione sta elaborando una serie di provvedimenti capaci di correggere alcuni fenomeni distorsivi e iniqui generati dall’applicazione per la prima volta della TARI.
Inoltre, sempre in tema di tassa sui rifiuti, quest’anno il peso della ripartizione del carico tra famiglie e attività produttive sarà più a vantaggio delle prime rispetto alla scelta precedente che aveva privilegiato le seconde.
Sono decisioni di cui il Consiglio comunale sarà investito già nelle prossime settimane con l’esame dei nuovi regolamenti e delle relative modifiche a cui stiamo lavorando da mesi. Certo che anche quest’anno dovremo attenderci altre novità in tema di tassazione locale in parte già preannunciate dal governo e che con ogni probabilità troveranno posto nel decreto enti locali di prossima pubblicazione.
Vale la pena ricordare qui, che ormai, di tutte le entrate correnti del Comune quelle relative alla riscossione delle tasse locali rappresentano i due terzi della spesa corrente. Questo comporta e dovrà comportare riflessioni sempre più attente e stringenti su come spendiamo i soldi che ci arrivano direttamente dal portafoglio degli orvietani. In altre parole questo è un ente, il nostro Comune, che di fatto sta andando verso l’autofinanziamento e sul quale graverà ancora per un lungo periodo il peso del risanamento dei suoi debiti contratti nell’arco di decenni. Rate, accantonamenti, salvaguardie, ecc.. a cui bisogna far fronte con i soldi freschi pagati dagli orvietani oggi.
Il quarto obiettivo ovvero il mantenimento dell’alto livello di welfare che ancora siamo riusciti a garantire , alla luce dei fatti e dei vincoli in cui siamo costretti ad agire, somiglia più a un miracolo piuttosto che a una scelta politica.
Infine , forse, l’unica ragione di ottimismo sta nella concretizzazione del quinto e ultimo obiettivo che ci eravamo dati lo scorso settembre in relazione alla ripresa degli investimenti in sinergia con i nuovi fondi strutturali comunitari.
Sulle Aree Interne e per i Contratto di Fiume il nostro Comune si è conquistata una posizione guida ed è ormai possibile non parlare più di semplici aspettative , ma di reali e concrete risorse le cui ricadute sul tessuto economico locale sono quantificabili e governabili .