Il Consiglio comunale di Fabro ha affrontato la spinosa questione della prevista centrale a biomasse nel suo territorio con la votazione all’unanimità di un laconico ordine del giorno in cui, “visto anche il dissenso manifestato dalla quasi intera collettività cittadina, esprima la propria contrarietà politica al progetto” di realizzazione di una centrale a biomasse in località Colonnetta.
Più circostanziata e meno ideologica invece la mozione presentata dalla maggioranza, su cui la minoranza si è astenuta.
Questo il testo della mozione approvata:
“Dato atto che il Comune di Fabro dichiara il proprio impegno per la salvaguardia della compatibilità ambientale, per la tutela della salute pubblica, per la tutela delle produzione agroalimentari di qualità tipiche del nostro territorio;
Considerato che nei vari territori in cui si è cercato di installare le centrali a biomasse, come avvenuto di recente nel Comune di Fabro, si è generato un forte allarmismo nella popolazione in merito agli effetti ed all’impatto di questi impianti sul territorio, sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia in genere;
Preso atto che gli attuali regolamenti nazionali e regionali non coinvolgono sufficientemente gli Enti locali nella possibilità di governare questi processi.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FABRO
Esprime la propria contrarietà alla realizzazione di impianti a biomassa, in particolare a quelli di natura “Speculativa” e naturalmente escludendo gli impianti ad uso domestico.
Ritenendo inoltre lesivo del principio di programmazione territoriale quanto detto in premessa in merito agli attuali regolamenti nazionali e regionali vigenti, sostiene che la realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili da biomasse debba rispettare i seguenti vincoli di distanze, non solo dai centri abitati, ma anche dalle civili abitazioni in base al seguente schema:
Materie prime | Distanze da | Potenza < 200 kWe | Potenza compresa fra 200 e 1.000 kWe | Potenza > 1.000 kWe | |||
Assetto cogenarativo | NO cogenerazione | Assetto cogenarativo | NO cogenerazione | Assetto cogenarativo | NO cogenerazione | ||
Biomasse legnose | Case sparse e
Centri abitati, come da classificazione urbanistica |
1000 mt | 1500 mt | 1500 mt | 2000 mt | 2000 mt | 3000 mt |
Biogas e biomasse putrescibili | Case sparse e
Centri abitati come da classificazione urbanistica |
1000 mt | 1500 mt | 1500 mt | 2000 mt | 2000 mt | 3000 mt |
Di modificare ed integrare il regolamento edilizio del Comune di Fabro al fine di recepire la tabella sopraindicata, non appena la Regione dell‘Umbria, a seguito della presente richiesta, modifichi il regolamento regionale 7/2011.
Tutto ciò premesso
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FABRO
richiede inoltre alla Regione Umbria che:
1 – sia introdotta una revisione nel regolamento n. 7 del 29 luglio 2011 che permetta la vigenza delle norme di cui al punto 1) e che, inoltre, preveda che:
- Ai Comuni sia concesso il potere di programmare, all’interno del proprio territorio, l’eventuale presenza di aree dove poter ubicare impianti di significativa potenza o di tipo “speculativo” realizzati per i vantaggi offerti dagli incentivi e che poco o nulla incidono sull’economia locale non attivando “forniture” né “restituzioni” (di energia e/o calore) sul territorio;
- Per gli impianti di natura aziendale (a servizio cioè di attività economiche, agricole o zootecniche già presenti sul territorio) sia previsto un regime autorizzativo diverso ma in cui il Comune abbia comunque un ruolo sostanziale nell’intero procedimento;
- Si apra immediatamente un percorso partecipativo che coinvolga gli Enti Locali, l’Anci e tutti gli attori sociali portatori di interessi per approfondire la questione sia dal punto di vista tecnico sia da quello ambientale e di procedere quanto prima ad una revisione normativa e regolamentare secondo le linee guida indicate.
Si invia la presente a tutti i Comuni Umbri e quelli facenti parte delle Aree Interne zona Sud Ovest;