Presenterà l’ultimo libro Applausi a scena vuota. Domenica 12 aprile alle 18.00 al Palazzo del Popolo / Sala dei Quattrocento
(ON/AF) – ORVIETO – La XX edizione del Il Libro Parlante, rassegna orvietana che fa incontrare il pubblico dei lettori con i protagonisti dell’ultima stagione letteraria, organizzata dalla Libreria dei Sette-Mondadori, in collaborazione con il Comune di Orvieto, si apre con un evento straordinario DAVID GROSSMAN, lo scrittore israeliano tra i più grandi narratori contemporanei, conosciuto ed amato in tutto il mondo.
L’appuntamento è per DOMENICA 12 APRILE alle 18.00, nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo (ingresso libero) e fa seguito ad una fortunata stagione invernale, che ha visto protagonisti Luis Sepulveda, Carlo Petrini, Alessandro D’Avenia, Nicola Piovani, Angela Terzani e Francesco Piccolo. Ad arricchire questo incontro l’attore EDOARDO SIRAVO leggerà alcune pagine dell’ultimo libro di David Grossman.
Nato a Gerusalemme nel 1954, David Grossman ha studiato filosofia e teatro alla Hebrew University e ha iniziato la sua carriera giovanissimo lavorando in una radio israeliana come corrispondente di un programma dedicato ai ragazzi. Scrittore universalmente noto per la sua opera letteraria e acuto giornalista autore di articoli puntualmente ripresi dalla stampa di tutti i Paesi occidentali, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività.
La straordinaria capacità di analisi della terra senza pace in cui vive, dei sentimenti e dell’infanzia fa di lui uno dei romanzieri più amati da adulti e ragazzi.
Letterariamente ha esordito nel 1983 pubblicando in seguito numerosi libri, tutti grandi successi. Romanzi come: Vedi alla voce amore, Il libro della grammatica interiore, Che tu sia per me il coltello, Col corpo capisco. O i saggi La guerra che non si può vincere, Con gli occhi del nemico, ma anche le storie per giovani adulti Ci sono bambini a zig-zag, Qualcuno con cui correre fino alla narrativa per bambini Le avventure di Itamar, La lingua speciale di Uri.
Nel 2009 ha pubblicato A un cerbiatto somiglia il mio amore, storia di una madre che teme di non rivedere più il figlio partito per un’incursione in Cisgiordania e intraprende un viaggio per sfuggire ai propri presagi. Un tormento simile a quello vissuto dallo stesso Grossman che il 12 agosto 2006 ha perso in guerra il figlio Uri.
E’ del 2012 lo struggente Caduto fuori dal tempo, narrazione sublime e corale del dolore vissuto da genitori che hanno perso i propri figli.
Da pochi mesi, infine, è in libreria Applausi a scena vuota, la storia di un bambino che cammina a testa in giù per difendersi dall’aggressività dei suoi compagni ma anche dalle offese della vita. Dove, ancora una volta David Grossman sorprende e incanta per la rara capacità di descrivere sensazioni difficilissime da catturare con le parole.
Di Grossman è noto il grande impegno civile a favore del dialogo tra i popoli, volto a una risoluzione pacifica della questione palestinese.
L’appuntamento del 12 aprile a Orvieto è un’occasione privilegiata per incontrarlo proprio all’indomani delle elezioni in Israele in cui ha prevalso il premier uscente Benjamin Netanyahu che, alla vigilia del voto, aveva promesso che finché lui sarà in vita non ci sarà uno Stato palestinese.
Il pensiero di David Grossman sull’eterno conflitto è netto: “Arrendersi a un destino senza pace è un’umiliazione inaccettabile per ogni essere umano” e ancora “Quando parlano le bombe è difficile udire le parole, ma credo che la letteratura serva alla pace, non posso permettermi il lusso della disperazione”.