di ufficio stampa Orvieto Basket
Marco, Damiano, Lorenzo, i pulmini, tutto è pronto, si parte, destinazione Reggio Emilia, la dove osano le aquile, dove si gioca la pallacanestro vera. Alle 15 amichevole con i pari età della Grissin Bon e alle 18 la grande avventura della serie A: Grissin Bon Reggio Emilia contro Sidigas Avellino.
Il viaggio è l’attesa che snerva, non vedi l’ora di arrivare e la mente vola a come saranno gli avversari, giganti, bravissimi, ci massacreranno e forse speri che il viaggio sia più lungo del previsto ma l’esperienza esalta e quando si scende in campo, non importa chi hai davanti, ci sono solo dei leoni che tengono bene il parterre, contro i sicuramente più forti coetanei di Reggio Emilia.
Certamente è un amichevole e forse i nostri avversari non hanno sfruttato al massimo le loro capacità ma i giovani rupestri ci sono stati ed erano li, a giocarsela punto a punto. Bravi, coraggiosi, un’altra prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, del grande lavoro di coach Zannini per la trasformazione di questi giovani ragazzi.
Il gioco non è importante, il punteggio meno che mai, la cosa che conta è l’esperienza, l’essersi confrontati con una realtà diversa e certamente con una scuola superiore, aver dimostrato che anche in piccole realtà come la nostra, se il lavoro è portato avanti con passione, amore e serietà, può dare i suoi frutti. Ragazzi che fino a poco tempo fa non riuscivano a tenere il campo senza andare sotto di venti punti, senza riuscire a giocare come squadra, solo con le individualità, frutto della costante presenza nelle loro menti, degli idoli della NBA e delle loro gesta, ora sono una squadra che riesce a tenere il campo, anche contro team di livello superiore.
Bravi, bravissimi leoncini, un esperienza che resterà nei vostri ricordi, grazie anche alla magica atmosfera del Palabigi, ospiti della pallacanestro Reggiana. I giovani leoncini, posizionati in tribuna vicino al canestro, si sono goduti una bella partita di Lega A vinta da Reggio Emilia con il punteggio di 96 a 72 sulla compagine di Avellino.
Ed il viaggio notturno del ritorno è un rivivere l’esperienza passata, nel ricordo di una giornata senza eguali, di una grande esperienza, i nomi di Cervi, di Cinciarini, i tiri di Kaukenas, le schiacciate dell’americano Diener Drake rimarranno nel cuore e nella mente, come la mitica trasferta di Reggio Emilia.