Riceviamo dal Centro di documentazione popolare e pubblichiamo.
Le donne e gli uomini del Centro di Documentazione Popolare di Orvieto rispondono all’appello della Rappresentanza Internazionale Del Movimento Delle Donne Curde e dedicano l’ 8 marzo 2015 alla rivoluzione delle donne nel Rojava e alla resistenza delle Unita di Difesa delle Donne YPJ.
“(…)La lotta dell YPJ ha creato voglia di liberta e spirito di resistenza non solo a livello militare, ma anche nella coscienza sociale. Le YPJ conducono una lotta contro tutti i livelli di femminicidio (…). (…)In occasione dell’8 marzo 2015 prendiamo coscienza degli attacchi contro le donne a Sengal, Mossul, Kirkuk, in Nigeria, a Gaza, in Ucraina e altrove considerandoli un femminicidio, e facciamo vivere lo spirito di resistenza delle YPJ come difesa di tutte le donne in ogni luogo (…)”.
(Appello della Rappresentanza Internazionale Del Movimento Delle Donne Curde)
“…Le donne che combattono in prima linea sono ben consapevoli del trattamento che lo Stato Islamico riserva alle donne. Ci aspettiamo che le donne di tutto il mondo ci aiutino, perché stiamo combattendo per i diritti di tutte le donne, in ogni luogo. Non ci aspettiamo che veniate a combattere qui (anche se saremmo fiere se qualcuno lo facesse) ma chiediamo alle donne di promuovere la nostra causa nei loro paesi e di fare pressione sui loro governi perché ci aiutino”.
(Meysa Abdo, nome di battaglia Narin Afrin, una comandante della resistenza a Kobane)
“L’80% della vittoria di Kobane è avvenuta grazie alle donne. Il nostro slogan è donne, vita e libertà”.
(Berman, 28 anni, combattente curda)
“Prima di Kobane, la gente non credeva nelle donne. Pensavano che fossimo inutili nella guerra contro ISIS. Invece vincendo abbiamo dimostrato che non è così. Le donne lottano e proteggono. Le donne daranno vita ad una nuova generazione a Rojava (Kurdistan siriano)”.
(Pervin Agri, 20 anni, combattente curda)
Il CDP da sempre impegnato a diffondere alle nuove generazioni i valori della Resistenza e della convivenza civile tra uomini e donne liberi/e ed eguali, ricorda la STRAGE DI DONNE che ogni anno cadono VITTIME DI FEMMINICIDIO in Italia e si fa portavoce dello slogan delle combattenti curde: JIN JIYAN AZADI – Donne Vita Libertà.
UN BUON 8 MARZO 2015 DI RESISTENZA
—