Approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 12 marzo all’unanimità, è stata sottoscritta ieri mattina presso l’Ufficio del Sindaco, la Convenzione tra il Comune di Orvieto, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZS-UM), l’Università degli Studi di Perugia, l’AUSL 2, la Regione Umbria e la Fondazione per il CSCO per l’istituzione e il funzionamento del Centro di Ricerca e formazione per la Salute e l’Alimentazione (Ce.R.S.Al.) con sede in Orvieto.
Con il nuovo Piano Regionale della Prevenzione 2014/2018, la Regione, in accordo con i principi e gli obiettivi del PNP fissa tra gli obiettivi la prevenzione delle malattie infettive, tra le quali le zoonosi, anche attraverso la formazione degli operatori sanitari quali i MMG e i PLS nonché la sicurezza alimentare e la tutela del patrimonio zootecnico ai fini della tutela della salute pubblica. Contestualmente è interessata ad attivare azioni intersettoriali e ad avviare un’area di studio e ricerca rispetto alla “salute globale” o “global health”, quale pratica che ha come priorità il miglioramento di tutto il mondo della salute, la riduzione delle disparità, e la protezione contro le minacce globali che ignorano i confini nazionali.
L’Università svolge attività di ricerca scientifica ed alta formazione nel settore della salute umana, animale e delle interazioni uomo-animale-ambiente, in un contesto interdisciplinare e di “medicina unica” o One Health anche attraverso l’attivazione di master e corsi post laurea, in molte aree tematiche della sanità pubblica medica e veterinaria anche con contatti nazionali e internazionali.
L’IZS–UM è un’Azienda sanitaria pubblica che opera nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo al sistema sanitario delle Regioni Umbria e Marche e al Ministero della Salute le prestazioni e la collaborazione tecnico–scientifica. Svolge attività diagnostica, di ricerca e di studio nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione degli alimenti di origine animale, nonché attività didattica e di formazione specifica. E’ inoltre centro regionale di riferimento per i batteri enteropatogeni, sede di Perugia per la Regione Umbria e Sezione Territoriale di Macerata per la Regione Marche ed è provider nazionale ECM.
L’Azienda USL ha tra i propri compiti istituzionali anche la sorveglianza epidemiologica rispetto alle malattie infettive, a quelle cronico-degenerative, ma anche sugli stili di vita della popolazione. Svolge inoltre attività di formazione permanente per gli operatori sanitari e attività di stewardship rispetto a interventi e azioni intersettoriali volte a promuovere salute nella popolazione.
Il Comune ha tra le proprie finalità istituzionali anche la tutela della salute dei cittadini di Orvieto, tra l’altro in quanto cofondatrice della Rete delle città del buon vivere, incentiva la produzione e l’uso di alimenti ottenuti con tecniche naturali e compatibili con l’ambiente, di sani stili di vita, provvedendo all’istituzione di presidi che coniughino la ricerca scientifica con la formazione proponendosi come “città laboratorio” per la sperimentazione di modelli che sostanzino l’idea di una “medicina unica”.
La Fondazione CSCO ha tra i suoi scopi statutari la promozione e la realizzazione di attività di ricerca e di formazione di elevato livello scientifico, consone alla tradizione storica e civile di Orvieto, di livello universitario e post – universitario, in collaborazione con atenei ed istituzioni culturali e scientifiche, pubbliche e private, in ambito nazionale ed internazionale.
L’interesse comune dei suddetti enti è quindi quello di realizzare forme permanenti di collaborazione volte a valorizzare, attraverso l’interazione istituzionale ed operativa, le specifiche funzioni di ognuna. Essi intendono cooperare tra loro per il raggiungimento degli obiettivi suddetti ed intendono continuare congiuntamente le attività sviluppate sin dal 2005 dal Centro studi per la Ricerca biostatistica ed epidemiologica in Sicurezza Alimentare (in sigla Ce.R.S.Al.), istituito ed attivato mediante due successive convenzioni stipulate dall’IZS-UM, dall’AUSL, dal Comune e dalla Fondazione in data 30 giugno 2005 ed in data 20 gennaio 2012.
Con la nuova convenzione il Centro viene trasformato in Centro di Ricerca e formazione per la Salute unica e l’Alimentazione (in sigla Ce.R.S.Al.), con sede in Orvieto, ampliandone di fatto gli orizzonti e le prospettive nell’ambito di una attività di “medicina unica” e di promozione della salute.
L’atto è stato sottoscritto da: Giuseppe Germani, Sindaco di Orvieto, Franco Moriconi, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maria Donata Giaimo, Regione Umbria / Direzione Regionale Salute e Coesione Sociale, Silvano Severini, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Sandro Fratini, Direttore Generale AUSL Umbria 2, Matteo Tonelli, Presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”. Presidenti: Cristina Croce, V. Sindaco e Assessore all’Istruzione e Formazione, Carmen Maresca, Dirigente Veterinario responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e Marco Cristofori, Responsabile U.O. Epidemiologia e Promozione della Salute / USL Umbria 2.
All’atto della firma il Sindaco, Giuseppe Germani ha tratteggiato i passaggi più significativi che hanno portato alla nuova convenzione nel contesto della ripresa delle attività del Centro Studi Città di Orvieto, sottolineando come “il Ce.R.S.Al. è una delle eccellenze da rafforzare e far crescere nell’ottica delle nuove frontiere della prevenzione delle malattie infettive e della formazione di figure professionali nel campo della medicina unica. L’ingresso dell’Università di Perugia e della Regione Umbria in questa esperienza, costituisce un punto fondamentale e di estrema garanzia sotto il profilo della ricerca in campo scientifico e dell’applicazione sul campo della prevenzione delle malattie. Siamo particolarmente soddisfatti quindi del doppio risultato raggiunto: la ripresa dell’attività del Ce.R.S.Al. ad Orvieto ma in una prospettiva di sviluppo. Superato, come pressoché ovunque, il ricordo delle città sedi di facoltà universitarie decentrate, con l’Università di Perugia stiamo anche lavorando all’attivazione di Master sui beni culturali e l’archeologia che costituiscono un’altra eccellenza della nostra realtà e che presto speriamo di poter presentare”.
“Dallo scorso agosto in occasione della visita agli scavi archeologici di Campo della Fiera – ha precisato al riguardo il Rettore Magnifico dell’Ateneo perugino, Franco Moriconi – abbiamo cominciato a lavorare su alcune idee fattibili. Con il Ce.R.S.Al., rispetto al quale va evidenziato il grande lavoro di raccordo svolto dal Dott. Marco Cristofori, l’obiettivo è quello di rendere collaborativi due diversi fronti dell’ambito sanitario: la Regione Umbria attraverso l’AUSL e l’Istituto Zooprofilattico che è un partner molto importante. Proprio con l’Istituto Zooprofilattico ci stiamo aprendo all’estero, ad esempio con l’Albania, attraverso un network che crea più competenze per fare un lavoro in rete, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, al fine di rendere più agevole il lavoro di tutti. Oggi sono effettivamente improbabili nuovi corsi universitari, ma i Master e i Corsi di Perfezionamento, grazie anche alla posizione strategica di Orvieto, possono essere una prospettiva concreta. Proprio sulla gestione veterinaria e le malattie trasmissibili è possibile fare un primo progetto condivisibile, rispettoso delle competenze di tutti e con grandi realizzazioni. Da parte mia e dell’Università di Perugia c’è assoluta disponibilità. Altra prospettiva da approfondire è quella della chimica verde”.
“Sono grato al Comune, alla Città di Orvieto e a tutti i partners del Ce.R.S.Al. per aver rilanciato questa esperienza significativa e utile – ha detto Silvano Severini, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche – una esperienza molto interessante voluta, non va dimenticato, dal compianto Prof. Adriano Mantovani antesignano della cosiddetta ‘medicina unica’. Ritengo che ci sono tutte le premesse per fare qualcosa di valido e per recuperare alcuni confronti anche a livello di OMS. Non meno interessante potrà essere un nostro contributo nell’ambito di Expò 2015. Da parte dell’Istituto Zooprofilattico c’è quindi la massima disponibilità e la convinzione per il rilancio del centro”.
“La firma della convenzione del Ce.R.S.Al. è un atto molto importante che va arricchito di contenuti – ha detto la rappresentante della Regione Umbria, Maria Donata Giamo – infatti, nelle precedenti convenzioni, la Regione non era presente; oggi invece lo è, in quanto crede fortemente nella ‘salute globale’ o ‘global health’, principio che ha voluto evidenziare nella nuova formulazione del centro Ce.R.S.Al. uno strumento utile per scrivere azioni da collocare nel Piano Regionale della Prevenzione. Riteniamo che, già da settembre/ottobre di quest’anno, si possa partire con un progetto di formazione per professionisti veterinari e medici. La partecipazione della Regione Umbria, dunque, non è un mero atto simbolico ma la trasformazione del centro in un luogo di formazione vero e proprio”.
“Soddisfazione per il lavoro di ricomposizione del Ce.R.S.Al. fatto integrandolo con le figure necessarie” è stata espressa dal Direttore Generale dell’AUSL Umbria 2, Sandro Fratini il quale ha anche auspicato che “Orvieto possa diventare centro di formazione ad hoc in questo campo specifico. Concordo sul fatto che dobbiamo partire subito con un progetto formativo costruito con l’Università e che abbia come riferimento anche i Paesi dell’UE”.
Non ha nascosto emozione unita alla soddisfazione il Presidente del CSCO, Matteo Tonelli che ha parlato di “un evento importante – la firma della convenzione del Ce.R.S.Al. – che costituisce un pezzo importante per l’attività di rilancio del Centro Studi Città di Orvieto, a cui tutto il CdA sta lavorando con impegno ed entusiasmo. Un impegno e una disponibilità che, in questa sede, confermiamo nella sua totalità affinché questo progetto abbia il massimo successo”.
“Dieci anni fa siamo partiti con molto entusiasmo – ha osservato Carmen Maresca – lo sforzo tecnico fu grande ma il riconoscimento dell’OMS di Centro di Partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità evidentemente aveva i suoi presupposti. Oggi si continua con nuovi partners come l’Università di Perugia e la Regione Umbria per entrare nella ricerca applicata alla salute pubblica. Uno scenario davvero importante”.
“E’ stato faticoso, ma aver rimesso in piedi una esperienza così bella e significativa è un riconoscimento particolarmente importante per il Ce.R.S.Al. e per questa nostra piccola realtà – ha affermato Marco Cristofori – così come mi piace ricordare il convegno internazionale allora coordinato dal Prof. Mantovani. Oggi è importante l’entrata dell’Università di Perugia nel progetto e quella della Regione Umbria per il Piano Regionale di Prevenzione che ci pone in un’ottica internazionale avanzata sulla salute pubblica, basti pensare al rischio chimico sugli alimenti. Per questo c’è tanta voglia di ricominciare. Di questo risultato ringrazio il Comune di Orvieto, il CSCO, la Regione, l’Università, l’Istituto Zooprofilastico, l’AUSL”.
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La storia del Ce.R.S.Al.
Nell’ambito dell’Area “Cultura della salute” della Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto il 30 giugno 2005 nacque il Ce.R.S.Al. – Centro Studi per la Ricerca biostatistica ed epidemiologica in Sicurezza Alimentare, mediante un atto di convenzione stipulato tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, l’AUSL 4 di Terni, il Comune di Orvieto e la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto.
Lo scopo del Centro era l’attività di ricerca, didattica ed alta formazione a livello regionale, nazionale ed internazionale nei settori dell’epidemiologia e della sicurezza alimentare con un indirizzo preciso che scaturisce dall’applicazione, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, del Regolamento 178/2002 e degli altri regolamenti da esso derivati, attraverso lo studio dei problemi correlati alla sicurezza degli alimenti ed alle zoonosi con un metodo epidemiologico basato sull’analisi del rischio e la valutazione quantitativa dello stesso.
Nel dicembre 2005, il CeRSAl venne ufficialmente riconosciuto (XVI Sessione del Comitato di Coordinamento del Centro Mediterraneo per il Controllo delle Zoonosi, MZCC – Mediterranean Zoonosis Control Centre, Atene) come Centro di Partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS / WHO) con la denominazione di WHO-MZCP National Partecipating Institution for Research and Training in Biostatistic and Epidemiology applied to safety of Food af Animal Origin (RCBioEpiFS). Prestigioso riconoscimento attribuito al neocostituito CeRSAl non soltanto per le sue finalità (alta formazione, ricerca, consulenza, prevenzione, sorveglianza e controllo delle zoonosi), ma anche in virtù dell’alta qualità delle attività svolte nel corso di un ventennio dagli Enti che avevano istituito il Centro.
Negli anni tra il 2005/2011 quando il Ce.R.S.Al. si occupava di epidemiologia e biostatistica applicate alla “sicurezza alimentare” il centro ha svolto:
• Attività di ricerca prevalentemente incentrata sull’applicazione del metodo epidemiologico in sicurezza alimentare. Ovvero, lo studio dei problemi correlati alla sicurezza alimentare ed alle zoonosi di natura infettiva e tossica mediante l’applicazione di metodi epidemiologici basati sull’analisi del rischio. I principali progetti (internazionali e nazionali) a cui il CeRSAl ha partecipato con propri originali contributi sono stati:
– CASCADE (Chemicals as contaminants in food chain) – Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia
– SIVARS (Sistema Informativo Veterinario Analisi del Rischio Sanitario) – IZS Emilia-Romagna e Lombardia, sezione di Brescia
– Indicatori e studio pilota sulle abitudini alimentari e lo stato nutrizionale – DIMI Dipartimento di Medicina Interna e Dipartimento di Biochimica Applicata e Scienze della Nutrizione, Università degli Studi di Perugia;
– Sperimentazione sulla “curabilità” dei prodotti tipici, “Shelf Life” – IZS Umbria e Marche, Perugia
– SSAR – Società di Studi Analisi del Rischio, Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Parma
– GSICA – Gruppo Scientifico Italiano di Confezionamento Alimentare; Dipartimento di Scienze Alimentari e Microbiologia, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano
– INRAN – Istituto Nazionale per la Ricerca sull’Alimentazione e la Nutrizione, Roma; Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Roma
– Valutazione dati sul controllo della fauna ittica – Provincia di Terni; Dipartimento di Produzioni Animali, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Pisa
• Attività di alta formazione. Presso la sede della Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto in Piazza del Duomo (ex Ospedale) ha operato attivamente, dal 2005 a tutto il 2011, un centro didattico di alto livello (master e corsi internazionali post lauream di eccellenza) nei settori dell’epidemiologia delle zoonosi e della sicurezza alimentare ai fini della preparazione teorica e pratica (il Centro è collegato con molte aziende che allevano animali, trasformano i prodotti e commercializzano alimenti) di studenti, ma soprattutto di laureati che vogliono approfondire le proprie conoscenze sulle filiere produttive degli alimenti di origine animale ed i rischi per la salute ad essi correlati.
Tra i corsi tenuti, si ricordano, in particolare:
– Corso di alta formazione in Epidemiologia di campo, nell’ambito del Master Universitario di II livello, biennale, “PROFEA – Programma di Formazione in Epidemiologia Applicata”, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; CNESPS – ISS Centro Nazionale di Epidemiologia, Istituto Superiore di Sanità;
– Corso internazionale di alta formazione su HACCP per i Paesi del Mediterraneo, ISS – Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con WHO/MZCC (Centro mediterraneo sulle Zoonosi, Organizzazione Mondiale della Sanità, Atene)
– Corso di Alimentazione mediterranea e sicurezza alimentare
– Giornata Internazionale delle Zoonosi, in collaborazione con l’ISS – Istituto Superiore di Sanità ed il Centro di Collaborazione OMS – FAO, Roma
– Sicurezza alimentare, rischio chimico e microbiologico
– PASSI d’Argento – Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, Workshop nazionale dei Referenti delle Regioni per l’indagine periodica e sistematica sugli stili di vita ed i fattori di rischio per la salute nella popolazione “over 64”, CCM – Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie – Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; ISS – Istituto Superiore di Sanità
– Seminario di aggiornamento sull’Epidemiologia delle infezioni da virus dell’influenza A(H1N1)v nell’uomo e negli animali, in collaborazione con l’ISS – Istituto Superiore di Sanità
– Scuola di Perfezionamento in Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, 1° Corso di Perfezionamento in Metodologia per la pianificazione, organizzazione e gestione dei Servizi Veterinari del SSN, in collaborazione con ISS – Istituto Superiore di Sanità, SIMeVeP – Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, A.A. 2010-2011, con il patrocinio del Ministero della Salute.
– EPIVET, 6° Workshop nazionale di Epidemiologia Veterinaria, Orvieto, 1 e 2 dicembre 2011
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Il Ce.R.S.Al. oggi e domani
Attraverso la nuova convenzione, d’ora in avanti il Ce.R.S.Al. continuerà ad occuparsi anche di alimentazione, ma in chiave di “medicina unica” (“One Health”) e di “salute globale” (“Global Health2), superando la distinzione tra “salute umana” e “salute animale”.
In base alla convenzione, il Comune di Orvieto, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZS-UM), l’Università degli Studi di Perugia, l’AUSL 2, la Regione Umbria e la Fondazione per il CSCO istituiscono congiuntamente e attivano il Centro di Ricerca e formazione per la Salute unica e l’Alimentazione (in sigla Ce.R.S.Al.), con sede in Orvieto, che rappresenta la naturale evoluzione del preesistente Centro studi per la Ricerca biostatistica ed epidemiologica in Sicurezza Alimentare e ne amplia gli orizzonti e le prospettive nell’ambito di un’attività di “medicina unica” (one health) e di salute globale (global health).
Nel concreto, la Regione promuove le attività del Ce.R.S.Al. mediante l’attivazione di attività di formazione e ricerca in tema di prevenzione di patologie infettive umane e veterinarie, con particolare attenzione a quelle a trasmissione vettoriale e tropicali, ma anche delle relazioni esistenti tra medicina umana e quella veterinaria, nella logica di una “medicina unica”.
Intende inoltre utilizzare le strutture del Centro per seminari formativi ed informativi ed eventi scientifici rivolti a medici e veterinari e volti a diffondere la cultura di una medicina unica e contribuire comunque ad una visione globale della salute. Contribuisce al funzionamento del Ce.R.S.Al. attraverso lo sviluppo di partenariati e protocolli di intesa oltre che attraverso l’attribuzione di fondi individuati per gli obiettivi specifici perseguiti.
L’Università partecipa alle attività del Ce.R.S.Al. mediante l’attivazione di attività di formazione post lauream sotto forma di Corsi e Master rivolti a medici, veterinari e altri sanitari dipendenti o convenzionati del servizio sanitario nazionale; promuove l’attività di ricerca sui temi individuati all’art. 3 anche attraverso la stipula di collaborazioni con altre Università.
L’IZS – UM partecipa alle attività del Ce.R.S.Al. assicurando la collaborazione per le attività di ricerca e di studio concordate. Propone lavori o studi nelle materie di competenza del Ce.R.S.Al. Contribuisce con proprio personale alle attività formative e di educazione permanente e favorisce l’accesso ai dati sulle materie oggetto di studio. In questo senso contribuisce al funzionamento del Ce.R.S.Al. mediante l’attribuzione di fondi individuati per obiettivi specifici.
L’Azienda USL partecipa alle attività del Ce.R.S.Al. con il personale specializzato della propria Unità Operativa di competenza in ordine allo studio epidemiologico, statistico e di sorveglianza nell’ambito della “medicina unica”, mettendo in essere attività di ricerca e di elaborazione dei dati utili alla programmazione o alla verifica delle attività di prevenzione.
Il Comune fa riferimento al Ce.R.S.Al. per le attività di ricerca e formazione. Contribuisce al finanziamento del Ce.R.S.Al. mettendo a disposizione dello stesso, d’intesa con la Fondazione che li ha in uso, locali idonei allo svolgimento delle attività istituzionali, scientifiche, didattiche ed amministrative.
La Fondazione CSCO, coerentemente con i propri scopi statutari richiamati in premessa, mette a disposizione del Ce.R.S.Al. locali idonei allo svolgimento delle attività d’istituto, didattiche e di ricerca, ne garantisce i relativi servizi logistici e ne cura l’amministrazione. (fonte ufficio stampa Comune di Orvieto)