L’Autorità di Regolazione dei Trasporti si è attivata verso RFI e Trenitalia in relazione ai disservizi al Treno IC 581 che, come è noto, il 12 marzo u.s. transitò sulla Direttissima lasciando a piedi i viaggiatori in attesa alla stazione di Orvieto e diretti a Roma.
Nei giorni scorsi anche il sindaco, Giuseppe Germani, aveva sollecitato l’attenzione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di RFI – Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia sulla circostanza verificatasi dopo un precedente episodio avvenuto il 24 giugno scorso.
Nelle segnalazioni che avevano raggiunto i vertici degli organismi del sistema trasporti, era stata stigmatizzata la mancanza di adeguate e tempestive informazioni ai passeggeri relativamente alla soppressione della fermata del treno IC 581 ad Orvieto e la mancata inclusione dello stesso nell’elenco dei treni ammessi alla conciliazione.
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti che opera in materia di tutela dei passeggeri nel trasporto ferroviario, con particolare riferimento alla valutazione circa la sussistenza di violazioni nelle disposizioni del Regolamento (CE) 1371/2007 ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana SpA e a Trenitalia Spa di produrre “entro due settimane” ai sensi di tale regolamento “ogni informazione utile – corredata dalla relativa documentazione – in merito ai fatti verificatisi” ciò al fine di disporre dei necessari elementi conoscitivi. E rammenta che “in mancanza di tali informazioni, l’Autorità potrà valutare la condotta delle imprese interessate ai sensi della legge 214/2011”.