Si è tenuta ieri 25 marzo, alle ore 11.30, presso Civita in Piazza Venezia a Roma, la conferenza stampa di presentazione del progetto LA CITTA’ DEL CORPUS DOMINI contando molte tra le presenze di stampa romana, nazionale, alcune delle più importanti istituzioni della città di Orvieto e parte delle testate umbre.
Nella conferenza stampa si è ribadito il forte patto di amicizia tra le città di Marostica e la città di Orvieto unite verso un progetto sul turismo culturale e di valorizzazione delle eccellenze dei rispettivi territori.
Quest’anno l’evento de La Città del Corpus Domini, in occasione dell’EXPO di Milano, si concentrerà anche sull’aspetto enogastronomico delle due città portando a conoscenza del pubblico le grandi eccellenze made in Italy della città di Marostica e Orvieto. A confermare tale attenzione la città di Marostica sarà presente a Palazzo del Gusto di Orvieto con i prodotti tipici della provincia di Vicenza, in attesa di avere ricambiato lo scambio con la città di Orvieto.
Ampia soddisfazione è stata data dai rispettivi sindaci mentre è in preparazione la conferenza stampa dettagliata nella città di Orvieto, fissata presso la Fondazione Cassa di Risparmio Orvieto il giorno 21 aprile alle ore 11,30 dove verrà illustrato dettagliatamente il programma del festival che potrà contare sulla presenza di grandi artisti come Pamela Villoresi, Paola Gassman, Amanda Sandrelli, Evelina Meghnagi, Luigi Di Berti e molti altri.
Terza Edizione
Orvieto la città del corpus domini
Miracolo di bellezza
Giunto alla sua terza edizione, si rinnova anche quest’anno il significativo evento La Città del Corpus Domini – Orvieto 2015 Miracolo di bellezza.
Un vero e proprio Festival della spiritualità che si svolgerà a Orvieto nel periodo compreso tra la festività della Pasqua e quella del Corpus Domini.
Concetto cardine di quest’anno è proprio la bellezza, racchiusa tra le antiche mura della città di Orvieto e individuabile nella dualità cielo/terra, sacro e profano, fondamentale caratteristica della struttura cittadina.
In una città fortemente spirituale dove arte, cultura e bellezza si fondono, trova e consolida le sue fondamenta la manifestazione, nata per condividere con la Città e la comunità cattolica internazionale un momento importante intorno al mistero del Corpus Domini, in una cornice fortemente suggestiva che ci riporta alla fastosità delle grandi feste di piazza medievali.
Anche quest’anno la manifestazione si avvale di un fondamentale e importante sostegno, consolidando il rapporto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto; come dichiara il Presidente Vincenzo Fumi “abbiamo deciso di rinnovare – attraverso la Oacs, società strumentale della Fondazione e grazie al contributo della Banca Popolare di Bari – l’impegno verso il progetto La città del Corpus Domini diretto da Maurizio Panici, per il forte impatto e la forza di aggregazione sociale e cittadina di cui il territorio necessita e si è dimostrato apprezzare anche per le scorse edizioni”.
Un grande evento si lega alla manifestazione: il Concerto di Pasqua che vede il grande Zubin Mehta tornare per la settima volta nel Duomo di Orvieto, dove dirigerà I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. Il concerto, ripreso in diretta da Rai1, è organizzato come tutti gli altri che lo hanno preceduto dal Progetto Omaggio all’Umbria in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dell’Opera del Duomo.
Protagonisti di questa edizione de La città del Corpus Domini saranno grandi personaggi della scena italiana; da Pamela Villoresi interprete, il 9 maggio, di Un castello nel cuore. Teresa d’Avila, progetto nato in occasione del V Centenario della nascita della mistica spagnola e che vedrà il suo debutto il 31 marzo 2015 presso l’Aula Magna del Palazzo della Cancelleria come evento speciale nell’ambito della programmazione del Teatro di Roma. Un allestimento fortemente innovativo e pieno di suggestioni che vuole condurre alla scoperta di una delle figure femminili più significative della storia della Chiesa.
Il 23 maggio Evelina Meghnagi condurrà il pubblico in un viaggio tra le pieghe meno note dell’universo musicale ebraico con il suo concerto Di voce in voce.
Il 30 maggio Amanda Sandrelli sarà protagonista di Oscar e la dama in rosa, tratto dal libro di Eric Emmanuelle Schmitt con la regia di Lorenzo Gioielli; da un piccolo capolavoro della letteratura nasce un monologo di parole e musica.
Il 5 giugno Paola Gassman, Luigi Diberti, Evelina Meghnagi e Sergio Basile daranno voce a I quattro quartetti da Thomas Stearns Eliot; un concertato vocale con musiche originali eseguite dal vivo, in esclusiva, dal M° Paolo Vivaldi.
Un’edizione, questa del 2015, che punta a unire e sviluppare la ricerca del sacro e della bellezza attraverso la musica e la prosa e una ricostruzione fastosa medievale che si esplica, e conclude, nei tre giorni di festa popolare (12 – 13 -14 giugno 2015) con la Partita a Scacchi a personaggi viventi tra la città di Marostica e la città di Orvieto.
“L’Associazione Pro Marostica ha creduto fin da subito nella possibilità di condividere con Orvieto un tratto di cammino, l’occasione del giubileo del miracolo di Bolsena ci ha permesso di conoscere un territorio ricco di storia e di spiritualità, di stringere profondi legami di amicizia e di condividere con Orvieto non solo lo spettacolo della Partita a scacchi a personaggi viventi di Marostica ma anche il profondo legame che ci lega alla nostra città, al nostro territorio, alla nostra storia. Il patto di amicizia sottoscritto dai nostri sindaci lo scorso settembre è solo una tappa di un percorso che potrà portare molto lontano. A nome dell’ Associazione Pro Marostica ringrazio Maurizio Panici e il presidente Fumi per la grande opportunità che ci hanno dato, l’opportunità di conoscere e condividere passione, intelligenza e amore per la propria storia”.
Cinzia Battistello – Presidente Associazione Pro Marostica
Terza Edizione
Orvieto la citta’ del corpus domini
Miracolo di bellezza
A partire dalla significativa esperienza dell’evento La Città del Corpus Domini, Orvieto, città dove arte, cultura e bellezza si fondono – dai percorsi della città sotterranea fino alle guglie del Duomo in una possente spinta che parte dal basso e si eleva fino al cielo – si rinnova, e consolida questa sua naturale “vocazione” per condividere con la comunità internazionale un progetto multidisciplinare sull’arte e il rapporto che questa ha con il sacro.
Un progetto importante, che riafferma la vocazione di Orvieto Città Eucaristica tra le più significative in Europa, collocata strategicamente tra le principali vie Romee che scendono dal nord Europa e asse di collegamento con Assisi e la sponda adriatica delI’ltalia.
Va ricordato che a Orvieto tra il 1261 e il 1264 insegnarono presso lo Studium Orvietano due tra i più importanti teologi e filosofi della cristianità: Tommaso D’Aquino – il Doctor Angelicus – e Bonaventura da Bagnoregio – francescano, il Doctor Seraficus – che fu priore a Orvieto presso il convento di S. Francesco, autore della Legenda Mawr, testo al quale si ispirò Giotto per il ciclo delle storie sul Santo nella Basilica di Assisi.
Una città necessaria, vista la sua importanza per la comunità cristiana, in una regione vocata alla spiritualità come l’Umbria.
Amanda Sandrelli, Pamela Villoresi, Paola Gassman, Luigi Diberti, sono alcuni dei protagonisti dell’evento La Città del Corpus Domini, un vero e proprio Festival della spiritualità che si svolgerà a Orvieto nel periodo compreso tra la festività della Pasqua e quella del Corpus Domini.
Una manifestazione che vede spettacoli in prima nazionale e alcuni tra i migliori protagonisti della scena teatrale italiana in un rapporto multidisciplinare che coniuga e declina la bellezza e il sacro attraverso la musica e la prosa e che trova un momento straordinario nella tre giorni di festa popolare con la Partita a Scacchi a personaggi viventi tra la città di Marostica e la città di Orvieto, una ricostruzione fastosa di uno straordinario Medioevo.
Il festival si snoda nell’arco di due mesi con appuntamenti cadenzati che trovano nei tre giorni conclusivi di Giugno l’apice di questo percorso attraverso la musica e lo spettacolo dal vivo.
Negli stessi giorni ci saranno degustazioni di prodotti tipici del territorio di Marostica e di Orvieto, un vero e proprio scambio della filiera enogastronomica delle due città per la conoscenza e la promozione reciproca.
Maurizio Panici
9 Maggio 2015
novità assoluta anno 2015
Un viaggio verso la bellezza e la grazia tra parole, musica, luci e immagini
Pamela Villoresi
in
UN CASTELLO NEL CUORE
TERESA D’AVILA
Provincia Veneta – Ordine dei Carmelitani Scalzi
scrittura Michele Di Martino
consulenza fonti Antonio Maria Sicari e Fabio Silvestri
musiche originali Luciano Vavolo
voce e canto Fabrizio Checcacci Alessia Spinelli Maurizio Panici
impianto scenico Carlo Bernardini | costumi Lucia Mariani
disegni Laura Riccioli | elaborazioni grafiche visuali Andrea Giansanti
regia Maurizio Panici
Il progetto teatrale Un castello nel cuore. Teresa d’Avila nasce dalla collaborazione di tre soggetti – Argot Produzioni, il Movimento Ecclesiale Carmelitano, la Provincia Veneta dell’Ordine Carmelitano – e si sviluppa nella particolare occasione del V Centenario della nascita della mistica spagnola (28 marzo 1515 – 28 marzo 2015). Vissuta nella Spagna del “siglo de oro”, Teresa de Haumada, poi nota con il nome religioso di Teresa di Gesù, è tra le più grandi sante di tutti i tempi: beatificata già nel 1614 e canonizzata nel 1622, nel 1970 fu proclamata Dottore della Chiesa da Paolo VI, prima donna in assoluto a essere insignita con questo titolo. Un riconoscimento dovuto al suo percorso spirituale, costellato da numerosi fenomeni mistici, provato da varie sofferenze e segnato da concretissima intraprendenza per la Riforma del Carmelo, con la fondazione di 13 nuovi monasteri e la riforma del ramo maschile poi affidata a Giovanni della Croce.
Un allestimento fortemente innovativo e pieno di suggestioni per questo spettacolo che ci vuol condurre alla scoperta di una delle figure femminili più significative della storia della Chiesa, Teresa d’Avila: in scena una sorta di grande diamante di fibre ottiche – di cinque metri – ideato da Carlo Bernardini, parole e canti dal vivo, i disegni di Laura Riccioli che scorrono con l’elaborazione grafica visuale di Andrea Giansanti.
Quello di Teresa è un viaggio affascinante anche per l’uomo contemporaneo, alla ricerca del “sacro” e dell’incontro con Dio nel quotidiano che lo circonda, spesso oscuro, e illuminato solo da piccole epifanie fulminanti e rari momenti di grazia. Una ricerca ancora più sentita e attuale in un tempo “liquido” come il nostro, che sembra negare continuamente una visione di futuro, costringendoci a un eterno presente, spesso svuotato, superficiale e opprimente.
Uno spettacolo che parla della bellezza e della grazia, ma anche del lavoro e delle fatiche per conquistare una consapevolezza che ci renda finalmente liberi dal quotidiano che ci affanna e ci indebolisce. Una storia che ci accosti a una dimensione spirituale superiore.
L’aspetto più affascinante della figura di Teresa e del suo carisma resta tuttavia legato alla possibilità di raccontarne l’esperienza come storia di un grande amore. Più precisamente, la storia del percorso necessario a ogni uomo per conoscersi davvero e scoprirsi capace d’amare. Il castello interiore, nel quale è necessario entrare e restare, è infatti il cuore dell’uomo universale che, lungi dall’essere vuoto, si scopre abitato dal Dio vivente: ciò che io sono nel mio centro più intimo e profondo è, quindi, una relazione. Una provocazione decisiva per l’uomo di sempre, ma in modo particolare per l’uomo contemporaneo che – sedotto da “nuovi” orizzonti antropologici ed economici – sembra aver smarrito il suo vero centro, sino a ridurre il cuore alla misura individualistica e chiusa delle proprie paure, come quelle del castello incomunicabile e inaccessibile dell’ “io” moderno.
Pamela Villoresi. La sua carriera artistica inizia nel 1970, all’età di tredici anni. Viene poi chiamata da Giorgio Strehler che la ingaggia per “Il campiello” di Goldoni al Piccolo Teatro di Milano. Da quel momento inizia una affermata carriera come attrice strehleriana, mentre anche nel cinema ottiene buoni successi: nel 1977 viene infatti premiata al Festival di Saint Vincent come miglior attrice esordiente per il film di Marco Bellocchio “Il gabbiano”. Da anni lavora in maniera costante in teatro con Argot Produzioni, partecipando a spettacoli di grande successo come “Tre sorelle”, “Eva contro Eva”, “Il mio Coppi”, “Medea” con la regia di Maurizio Panici.
23 Maggio 2015
Una delle più affascinanti interpreti della musica ebraica mediterranea
DI VOCE IN VOCE
concerto di Evelina Meghnagi
Sephardic & Yemenite lines
voce Evelina Meghnagi
chitarre, oud Domenico Ascione | percussioni Arnaldo Vacca
contrabbasso basso Marco Camboni
Mediterraneo e Vicino Oriente: dalla tradizione alla vitalità del presente, un viaggio tra le pieghe meno note dell’universo musicale ebraico. Dai canti in judeo-espanol alle melodie del Nord Africa e a quelle della tradizione italiana, la voce calda e avvolgente di Evelina Meghnagi sa connotare di tonalità moderne le antiche melodie.
Evelina Meghnagi. Sefardita – di origine spagnola – nata a Tripoli, cresciuta in Italia, focalizza il proprio interesse sulla musica del Mediterraneo – “Mare del Mezzo” che collega tutti i lembi della sua storia – e diventa una delle interpreti più accreditate e di riconosciuto talento delle melodie della tradizione ebraica sefardita e yemenita.
30 Maggio 2015
Da un piccolo capolavoro della letteratura un monologo di parole e musica.
Parmaconcerti
presenta
Amanda Sandrelli
in
OSCAR E LA DAMA IN ROSA
dal libro di Eric Emmanuelle Schmitt
regia Lorenzo Gioielli
musiche Giacomo Scaramuzza
“Ci sono storie che vogliono essere raccontate, che ti scelgono come i gatti scelgono il padrone, ti salgono in collo e non se ne vanno più. Oscar e la Dama in rosa non è solo un bellissimo libro di Schmmit, è una storia necessaria di quelle che in alcuni momenti possono farti davvero bene. Per me e Lorenzo Gioielli (il regista) è stato un viaggio, abbiamo riso e pianto chiusi nella nostra stanzetta con Virginia Franchi (l’aiuto) per dieci giorni e alla fine, nel meraviglioso teatro Ariosto a Reggio Emilia, l’abbiamo raccontato per la prima volta e abbiamo capito che avevamo ragione, era necessario farlo. Credo proprio che nessuno si scorderà di Oscar, il bambino irriducibile, e dei suoi 12 anni di vita concentrati in 12 giorni, del suo rapporto con nonna Rosa e con Dio. Oltre alla musica scritta da Giacomo Scaramuzza ci sono io, un pigiama e una sedia. Perché questa storia non ha bisogno di altro”.
Amanda Sandrelli
Amanda Sandrelli interpreta Oscar, il bambino malato di leucemia che, grazie all’amicizia con Nonna Rosa, una volontaria dell’ospedale in cui è ricoverato, vive in dodici giorni dodici anni della sua vita. Una favola. Più malinconica che triste. E delicata. E lucida. Come solo i bambini sanno essere: delicati e lucidi. Oscar è consapevole che la sua è una vita “a termine”: gli adulti spesso non se ne rendono conto. Oscar sa che tutti gli mentono: ma li perdona, alla fine perdona anche i suoi stessi genitori. Oscar però vive ogni attimo della sua vita come fosse l’ultimo, come forse tutti dovremmo fare, con intensità, attenzione, amore, persino felicità. Un affresco popolato da tanti personaggi questo monologo a più voci. Amanda Sandrelli, con la sua voce e un pigiama, parla con Dio attraverso Oscar, e racconta uno spaccato che appartiene a tutti: il confronto con la caducità dell’esistenza, con la malattia e con la morte. E lo fa, come Oscar, con partecipazione e distacco, trasportando il pubblico da momenti di riso ad altri di commozione.
E così, anche la musica di Giacomo Scaramuzza partecipa alla vicenda di Oscar, piccolo uomo di grande dignità, con infinito rispetto. L’autore Eric-Emmanuel Schmitt è il romanziere e drammaturgo francese di maggior successo al mondo, il fortunato autore del successo Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano. Il romanzo, Oscar e la dama in rosa, dopo aver “sbancato” in Francia e in Germania è uscito anche in Italia con lo stesso successo (Edizioni Rizzoli).
5 Giugno 2015
Paola Gassman
Luigi Diberti
Evelina Meghnagi
Sergio Basile
I QUATTRO QUARTETTI
da Thomas Stearns Eliot
Concertato vocale con musiche originali eseguite dal vivo dal Maestro Paolo Vivaldi
Produzione originale in esclusiva
Uno dei più grandi testi del premio Nobel per la letteratura Thomas Stearns Eliot interpretato da alcune tra le voci più interessanti della scena teatrale italiana.
I Quattro Quartetti rappresentano l’ultimo grande frutto della poesia eliotiana, e una delle opere più importanti di tutta la letteratura occidentale nella prima metà del Novecento.
12-13-14 Giugno 2015
FESTA MEDIEVALE
FESTA POPOLARE,
COSTUMI,
RIEVOCAZIONE STORICA,
RIFLESSIONE SPIRITUALE
TRA ORVIETO E MAROSTICA
Venerdì 12 giugno 2015
CONVIVIUM – L’ARTE DEL BANCHETTO
Nel Medioevo grande era l’attenzione per il cibo e l’ospitalità. Il banchetto era una vera e propria arte; era molto di più di una semplice, seppure raffinata, consumazione dei pasti: era un momento pubblico, di incontro, festa e convivialità.
In occasione dell’Expo universale dedicata al cibo, Orvieto e Marostica si incontrano per rendere omaggio all’antica arte del banchetto con una serata speciale dedicata proprio al rituale del convivio.
A partire dalle suggestioni di un tipico banchetto medievale una serata speciale per parlare di cibo e ascoltare musica; un grande momento di festa in un atmosfera unica.
Un evento/spettacolo che vede la partecipazione di musicisti, giocolieri, acrobati per ricreare e rivivere la particolare suggestione di un’Era come il Medioevo.
Sabato 13 giugno 2015
LA PARTITA A SCACCHI A PERSONAGGI VIVENTI IN COSTUME
con la partecipazione degli Sbandieratori dei Borghi, Sestieri Fiorentini e il Corteo Storico di Orvieto
Al Dramma Sacro fanno da cornice la rievocazione di una Partita a Scacchi a personaggi viventi tra la Città di Marostica e la Città di Orvieto. Tale rappresentazione si ispira alla famosissima Partita Storica a Scacchi di Marostica a personaggi viventi in costume d’epoca, che è considerata una tra le più importanti manifestazioni storiche della tradizione italiana ed è stata riconosciuta nel 2011 Patrimonio d’Italia per la tradizione dal Ministero del Turismo.
CENA MEDIEVALE
presso i ristoranti di Orvieto
Un trionfo culinario: i ristoranti e trattorie di Orvieto, convenzionate con l’evento de La Città del Corpus Domini, proporranno la formula della cena medievale con un menù particolare che unisce i sapori tipici umbri alla tradizione enogastronomica della cucina medievale.
PIETRE VIVE
spettacolo itinerante nei sotterranei del Duomo
Io sono Tommaso. Povero nel deserto
testi Giuseppe R. Baiocco
con Andrea Brugnera e Renato Campese
regia di Maurizio Panici
Nella suggestiva cornice dei sotterranei del Duomo di Orvieto, rivivono le figure dei santi Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino. Entrambi furono insegnanti presso lo Studium Orvietano negli anni che vanno dal 1261 al 1264, anno dell’istituzione della festività del Corpus Domini da parte di Papa Urbano IV.
Protesa tra terra e cielo, tra le viscere oscure del sottosuolo e le luminose altezze verso cui si slancia l’ardito Duomo, la città di Orvieto ha sempre avuto un’intensa vita sotterranea.
Numerosissime e onnipresenti le cantine per la conservazione del vino e degli alimenti, più o meno antiche, ricoveri per gli animali, depositi per gli attrezzi degli orti che hanno contraddistinto da sempre le coste della rupe, fulloniche per la lavorazione e la tintura della lana, ambienti per la fabbricazione di funi e il grande mulino che, insieme ad altri mirabili manufatti e ambienti, tra cui una vasta cava di pozzolana: un viaggio emozionante tra cielo e terra.