Riceviamo dall’associazione “Piccoli passi” e pubblichiamo.
Con il patrocinio del Comune di Orvieto, realizzato con il contributo della Regione Umbria e della Zona Sociale n. 12, L.R. 13/2010 “Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia” , si svolgerà il giorno 14 di marzo 2015 alle ore 10.00 presso Palazzo del sette, Sala del Governatore.
Negli ultimi vent’anni, abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione economico-sociale, che in un modo o nell’altro ha condizionato la vita e l’attività di ognuno di noi. Con l’introduzione dei Personal Computer, e in particolare della rete Internet, le comunicazioni sono improvvisamente diventate di una semplicità mai vista prima. Questo processo ha portato notevoli miglioramenti, come la velocità, la versatilità delle trasmissioni dei dati e la facilità nella diffusione d’informazioni. . Il web, vent’anni fa era solo un progetto. Adesso è radicato nella nostra realtà, nella vita di tutti i giorni e noi lo viviamo a pieno sfruttandone ogni potenziale. Tutto, la nostra comunicazione, il nostro lavoro, tutto si basa sul web. Sono passati solo vent’anni eppure le cose sono cambiate così profondamente! Le nuove generazioni vengono chiamate nativi digitali. I bambini di oggi sono madrelingua della tecnologia, fin dalla nascita parlano il linguaggio digitale del computer, dei videogiochi, di internet e dei social-network. Le novità introdotte dalla tecnologia hanno ricadute anche sul rapporto genitori-figli ancor prima che questi ultimi vengano al mondo. Grazie alle moderne tecniche ecografiche è possibile seguire in ogni passo lo sviluppo del bambino, dopo la nascita l’ecografo viene sostituito dal baby call o dal baby monitor, dispositivi tecnologici che consentono di monitorare tramite i suoni e le immagini, il sonno, la veglia, il respiro e i movimenti del proprio bambino mentre si trova in un’altra stanza. Tali dispositivi possono essere considerati i precursori del telefonino, che viene dato precocemente ai bambini quando iniziano a fare le prime esperienze protette di separazione dai genitori. I nativi digitali apprendono soprattutto osservano gli adulti, ne imitano i movimenti di scorrimento delle dita ed è attraverso il gioco che entrano per la prima volta in contatto con il mondo virtuale. I computer e le consolle talvolta svolgono il ruolo di baby sitter virtuali, in passato questo ruolo era svolto dalla televisione, la quale tuttavia manca della dimensione interattiva che trasforma i bambini da spettatori a utilizzatori e che ha determinato il successo dei computer e delle consolle che si possono connettere alla rete. Per i nativi digitali, la tecnologia è un elemento naturale del proprio ambiente di vita e ci dovremmo sforzare di comprendere le trasformazioni senza demonizzare i cambiamenti. In concomitanza con il convegno si terrà la mostra “I nuovi mostri” . Undici illustrazioni dell’artista Osvaldo Casanova accompagnate da undici tracce sonore appositamente composte da AC Duo Elettroacustico.