di Dante Freddi
Il Pd di Orvieto centro lancia un convegno titolato “Mobilità, vivibilità, un progetto per Orvieto”.
Si svolgerà oggi pomeriggio preceduto da un Piano stategico della Mobilità già diffuso dal segretario comunale Scopetti e che costituirà, immaginiamo, il punto di partenza di qualsiasi azione del PD sull’argomento.
Il documento confezionato dalla direzione di Scopetti è anticipato da una proposizione propedeutica dell’intero ragionamento: Ogni progetto di sviluppo deve nascere dalla vivibilità dei luoghi e dall’efficienza dei sistemi di mobilità. Se Orvieto guarda al futuro, se da un nuovo Progetto di città si deve costruire la rinascita dell’economia, diventa fondamentale l’attuazione di un Piano strategico della Mobilità fondato sulla giusta armonia tra storia e progresso.
Non fa una piega, del tutto condivisibile il pensiero e utile che il partito di maggioranza si impegni per avere le idee più chiare possibile, per offrirle poi all’Amministrazione e ai consiglieri.
È un bel lavoro di metodo quello messo in piedi dal Pd, all’insegna della partecipazione e della condivisione, e lo riproponiamo ai nostri lettori. Piano Strategico della Mobilità
C’è dentro l’individuazione dei problemi e un range di tempo in cui ne è prevista la soluzione. È una cornice curata dentro cui i democratici vogliono disegnare un’immagine condivisa e partecipata di Orvieto, speriamo anche bella e coerente con i principi che reggono l’intelaiatura.
Non sarà infatti impresa agevole e priva di insidie.
Dal punto di vista del PD, che ha interessi di acquisizione e mantenimento del consenso ed è impegnato in elezioni politiche e regionali, che ha equilibri di potere da garantire, che ha una visione complessiva tesa ben oltre la città e i temi della città, il confronto è vitale, perché offre argomenti su cui affermarsi e su cui cedere e concedere.
L’ascolto di cittadini e categorie, su un tema così vasto come la mobilità nel centro storico, dalla viabilità al parcheggio alla definizione di isole pedonali, potrà arricchire di idee, perché ciascuno ha le sue, ma soprattutto scatenerà la difesa degli interessi privati, tutti legittimi ma difficili da conciliare, esplosivi qualsiasi sarà la scelta definitiva.
Soltanto lasciando andare le cose come vanno, come è accaduto negli ultimi vent’anni, la reazione sarà debole. Certo, così non si costruisce “una città diversa”, come promette Scopetti e come voglio io, ma non si dà neppure troppo fastidio ai cittadini. È talmente vero che questa linea l’hanno seguita tutti, a destra e a sinistra, compresa gente intelligente, sveglia e furba.
Per ottenere davvero i risultati c’è necessità di velocità, di fare bene e presto, senza quei “benaltrismi” che bloccano l’aggiornamento della nostra viabilità da quarant’anni, quando si dicevano le stesse cose di oggi, ma in attesa dei parcheggi insilati che poi sono stati costruiti.
Siamo indietro di quasi vent’anni e, credo, la bontà dell’ottimo contributo del PD si misurerà dalle date con cui saranno riempite le caselle nella cronologia degli interventi.
Più sono in là nel tempo le azioni che richiedono pochi soldi e tanto coraggio e meno è credibile il progetto. Questo è un metodi di misurazione semplice e chiaro. Vedremo.