Riceviamo dal M5S di Orvieto e pubblichiamo. L’intervento del consigliere Vergaglia si riferisce alla puntualizzazione del consigliere Talanti pubblicata stamattina
«Non desidero dilungarmi in un tedioso riepilogo dei termini della questione da noi proposta e da altri non smentita nel contenuto.
Nella risposta il presidente della II Commissione, nonchè illustre esponente del PD, non è andato oltre il contestare quello che ha equivocato come una sorta di rimprovero materno sui tratti caratteriali personali mentre blandiva le doti di “mentore – papà” di Germani.
Tutto qui.
Ci aspettavamo una competente e dettagliata replica alle
questioni sollevate, perché sappiamo che il Presidente ha tutti i mezzi e tutti gli accessi per approfondire i termini dei problemi irrisolti ed ancora sospesi. Ma abbiamo assistito ad pretestuoso tergiversare che non ci aspettavamo data l’enormità dell’impatto che hanno certe scelte imprenditoriali che vengono attuate nella totale indifferenza dei loro effetti sul territorio, e dunque, sulla popolazione orvietana.
E quando una parte degli amministratori solleva la questione in termini di perentoria urgenza gli viene risposto col solito ping pong di competenze o nel richiamo a strumenti idonei ma mancanti. Intanto il tempo passa.
E’ un atteggiamento che ci si potrebbe aspettare dalla Giunta Germani, che per dettato normativo e regolamentare, agisce in autonomia ma, allorquando, in qualità di esponenti della seconda Commissione, si pone all’ordine dei lavori una tematica molto sentita che anche altri partiti hanno più volte sollevato nell’assise consiliare, lascia completamente insoddisfatti la presa di posizione che ha voluto assumere Talanti, soprattutto nella seconda parte della propria difesa d’ufficio la quale non comprendiamo se fosse a titolo di presidente della Commissione o vassallo del Pd e degli interessi a loro cari.
L’unica cosa che possiamo dedurre è che le motivazioni per cui i progetti e le proposte del Pd viaggiano sulla linea ad Alta Velocità, mentre quelle dell’opposizione devono attendere i tempi dei treni dei pendolari non dipendono dalla timidezza di Talanti ma da altro. Che sia calcolo politico od elettorale noi comunque respingiamo l’idea che sia questo il modo di essere, come lo stesso Talanti ammette, “chiamati alla tutela degli interessi della comunità”. Non ne vediamo ne la concreta efficacia ne la leale intenzione.»
Lucia Vergaglia
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