Il Partito Democratico non è un franchising. È una comunità politica di donne e uomini che si confrontano e dibattono per arrivare a decisioni condivise. La nuova legge elettorale è stata discussa in tutti gli organismi del partito per poi approdare in Consiglio Regionale. Non sempre è emerso un consenso unanime così come non sono mancate critiche e forti dissensi su alcuni aspetti della normativa. La Federazione Provinciale di Terni, ad esempio, ha sempre espresso un giudizio negativo sul collegio unico. La sintesi regionale, come poi la votazione in consiglio regionale, è andata in un’altra direzione, peraltro pienamente legittima in un dibattito politico democratico.
Ora però la partita non è più questa e non si reca un buon servizio ai nostri territori se scegliamo il pantano delle piccole diatribe di gruppetti o di avanguardie elettorali. Ora si tratta di capire come affrontare la nuova sfida che pone la legge stessa: vale a dire come, e con quali idee, Orvieto e il territorio orvietano, tornano ad essere protagonisti in Umbria. Dopo cinque anni di centrodestra – durante i quali alla città di Orvieto sono state somministrate dosi massicce di chiacchiere e idee vuotissime – si deve tornare a lavorare seriamente, con quel forte senso di responsabilità che non sempre arride ai “pendolanti” della politica in cerca della compagnia del vincitore.
La sfida è tornare a vincere, a produrre idee, coesione sociale, innovazione. L’amministrazione comunale – nonostante il disastro lasciato dal non-governo di centrodestra – sta lavorando senza sconti, parlando poco e portando a casa risultati. Un modo di fare politica che dovrebbe rappresentare, specie a casa nostra, un esempio.
Ci sono tutte le condizioni affinché possa essere prodotto un lavoro utile alla nostra comunità locale anche in ambito regionale. Uno sforzo che arricchirà anche l’Umbria stessa. Il collegio unico non impedisce di per sé un nostro successo. Le nostre incertezze e divisioni invece sì. Possiamo contribuire ad un nuovo progetto comune o continuare in un ostinato surplace armato. Personalmente preferisco provare a costruire qualcosa di utile per i cittadini e le imprese del nostro territorio.