Sono altri 3 gli uomini denunciati in questi giorni dai reparti dell’Arma per episodi di violenza di genere verificatisi od emersi dall’inizio dell’anno nella provincia di Terni.
La mattina di ieri i Carabinieri della Stazione di Piediluco hanno notificato ad un 38enne ternano disoccupato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare con l’obbligo di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dai propri familiari emessa nei suoi confronti dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Terni. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate ed atti persecutori per aver, come ricostruito dagli inquirenti, negli ultimi 4 anni, in maniera continuativa, compiuto nei confronti del 70enne padre convivente reiterate azioni vessatorie sia fisiche che psicologiche e morali al fine di estorcergli denaro.
I militari della Stazione di Stroncone hanno invece denunciato a piede libero per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali un altro 38enne, in questo caso però un venditore ambulante marocchino regolarmente residente in quel comune. Il nordafricano aveva, nei giorni scorsi, nel corso di una lite familiare ed alla presenza dei tre figli minori, aveva percosso ripetutamente la propria convivente, una 40enne italiana, che a seguito dell’aggressione riportava ecchimosi varie e segni di ustione per una prognosi complessiva di 20 giorni.
Da ultimo la settimana scorsa i Carabinieri della Stazione di Lugnano in Teverina hanno denunciato in stato di libertà per atti persecutori un 31enne disoccupato residente ad Amelia. Il giovane infatti, da circa un anno, continuava a minacciare ed assumere comportamenti persecutori nei confronti di una 24enne del posto.
Rimane pertanto alto il livello di attenzione e ferma e continua l’azione di contrasto posta in essere dall’Arma nei confronti di questi esecrabili comportamenti connessi all’ambito familiare o sentimentale.