Riceviamo dal consigliere Maurizio Talanti e pubblichiamo.
Sul Blog del Movimento 5 stelle Orvieto è comparsa una nota relativa alla questione del regolamento per il commercio, alla richiesta del Movimento all’inserimento di un OdG specifico nella Commissione che presiedo e di una mia presunta risposta laconica in cui avrei affermato la non sussistenza delle condizioni adeguate per parlare in Commissione dato che la concertazione commerciale dello Scalo ricade nel cosiddetto Quadro Strategico di Valorizzazione (QSV) del Centro Storico in quanto anche lo Scalo è Centro Storico.
Nella stessa nota inoltre si fa riferimento alla mia PRESUNTA timidezza nel parlare di COOP e viene citata l’iniziativa del PD “Insieme per Orvieto Scalo” (alla quale ero presente) come riprova della discordanza politico istituzionale tra me ed il Sindaco sul tema.
In considerazione delle ripetute inesattezze, di natura interpretativa, presentate in suddetta nota credo sia necessario più di un chiarimento.
Voglio poter, in primo luogo, rassicurare sui rapporti politico istituzionali tra me ed il Sindaco Germani. Giuseppe, il nostro sindaco, non è solo un grande esempio di amministratore locale ma lo è anche dal punto di vista umano ed è la guida migliore che avrei potuto sperare per questa mia prima esperienza amministrativa.
In secondo luogo, nessuna timidezza con COOP. Come Consiglieri Comunali siamo chiamati alla tutela degli interessi della comunità e ben vengano le iniziative del PD, dei cittadini, dei comitati dei commercianti e del Sindaco che guardano in questa direzione. Orvieto Scalo non va abbandonata e la questione di Piazza del Commercio è sicuramente una priorità di questa amministrazione.
Di seguito pubblicherò la risposta COMPLETA che ho dato alla Consigliera Vergaglia perché se è vero che non sono timido con COOP è anche vero che non lo sono quando devo far rispettare le regole relative al funzionamento delle Commissioni.
“Egr. Cons. Avv. Lucia Vergaglia,
La ringrazio per l’estrema cortesia e precisione con la quale, anche in questa occasione, ha voluto portare all’attenzione dell’Amministrazione comunale e della Commissione che presiedo un tema sicuramente importante non solo ai fini del dibattito politico ma di concreta rilevanza per la vita della comunità locale.
Concordo con la posizione da lei espressa nel rimarcare l’esigenza di affrontare la situazione di Piazza della Pace per evitare ulteriori degenerazioni e, più in generale, un allentamento della coesione sociale di Orvieto Scalo.
Detto questo vorrei poterle ricordare che, secondo la legge regionale 12/2008 “Norme per i centri storici”, il Quadro Strategico di Valorizzazione, QSV, è uno speciale strumento strategico di programmazione per la promozione di progetti, azioni di rivitalizzazione e riqualificazione dei centri storici umbri e delle loro frazioni.
Il QSV, infatti, individua obiettivi e finalità, condivisi dai cittadini e dall’ente locale, per il futuro economico, culturale e sociale, da sviluppare e realizzare in interventi concreti, in coerenza e sinergia con gli obiettivi degli altri strumenti di pianificazione.
In questo senso quindi credo che la richiesta di un “tavolo di lavoro sulle regole del commercio”trovi risposta all’interno della suddetta piattaforma di cui i referenti sono l’Architetto Rocco Olivadese, per gli uffici, e l’Assessore Dott. Enzinella Martino.
Inoltre va sottolineato come nonostante l’Art.15 comma 4 del Regolamento del Consiglio comunale reciti: “…Ogni membro può proporre l’iscrizione all’ordine del giorno di argomenti che rientrano nella competenza della commissione.” Lo stesso prosegue: “Il Presidente decide sulla richiesta e, in caso di diniego, il consigliere proponente può chiedere che la decisione definitiva sia adottata dalla commissione stessa”.
Per di più l’Art. 17 “Funzioni delle commissioni” comma 1: “Le commissione permanenti di indirizzo sono addette principalmente all’esame preparatorio delle deliberazioni consiliari.
Possono essere incaricate dal consiglio di effettuare studi e approfondimenti non limitati ai singoli provvedimenti, purché nell’ambito delle competenze consiliari di indirizzo” e del successivo comma 2 : “Le commissioni permanenti di indirizzo provvedono all’esame preliminare degli atti di competenza del consiglio, alle stesse rimessi dal Presidente dell’assemblea o richiesti dalle commissioni stesse. Sono sottoposte obbligatoriamente all’esame delle commissioni le proposte di deliberazioni sulle quali siano stati espressi pareri non favorevoli dai responsabili dei servizi”
Pertanto mi trovo a dover rispondere alla S. V. che, nonostante la II Commissione sia competente dei “regolamenti”, a causa della mancanza di una deliberazione preliminare del Consiglio Comunale e dell’appartenenza del “tavolo di lavoro sulle regole del commercio” alle competenze specifiche del QSV non posso accogliere la sua richiesta.
Con l’auspicio e la speranza che, nelle sedi opportune, questa possa trovare risposta le auguro buon lavoro”








