ORVIETO – Ma quale sfiducia al sindaco? Per il gruppo dei 15 – i Democratici più vicini a Germani – l’attacco sferrato dal gruppo consiliare al primo cittadino sarebbe da ricondurre unicamente all’ostracismo messo in campo ancora una volta dalla segreteria. In coerenza con quanto avvenuto dalle primarie in qua. La denuncia è forte ed è contenuta in un documento firmato dallo stesso gruppo “Insieme per un cambiamento progressivo”.
Di seguito la nota:
Nei giorni scorsi 15 membri del Coordinamento comunale del PD di Orvieto “Insieme per Cambiamento Progressivo Orvieto”, hanno richiesto l’autoconvocazione dell’organismo per discutere della situazione politica locale.
Da pochi giorni si è chiuso il primo semestre di attività della giunta di Centro Sinistra guidata da Giuseppe Germani ed il bilancio è fortemente positivo. Infatti sia sul piano del risanamento che quello di nuove iniziative tese a promuovere lo sviluppo e la qualità della vita nella nostra città ci sono risultati significativi. Questo sforzo, che ovviamente sconta la forte innovazione ed il rinnovamento fatti nella scelta della compagine di giunta, va sostenuto da tutto il PD e dalle altre forze di centro sinistra, attivando un confronto reale sui problemi e sulle proposte.
Purtroppo assistiamo ad atteggiamenti molto diversi che arrivano per lo piu’ dall’attuale segreteria del PD a cui si è unito parte del gruppo consiliare.
In queste ore si parla addirittura di mozione di sfiducia al Sindaco.
E’ una situazione grave che richiede un immediato confronto e chiarimento politico dove tutti si devono assumere le proprie responsabilità.
Ultimamente abbiamo assistito alle varie esternazioni politiche di una parte del PD, riguardo a scelte ambientali, sulla discarica locale, sul Contratto di Fiume.: Nel frattempo sono arrivate le risposte dagli organismi di garanzia del PD di Orvieto circa le segnalazioni di infrazioni allo Statuto che si sono materializzate durante il Coordinamento del Dicembre scorso.
E’ quindi necessario sciogliere definitivamente i dubbi riguardo ad una più consona riorganizzazione del Partito così da poter assumere il ruolo di adeguato supporto per il nostro gruppo consiliare, e per la maggioranza della quale facciamo parte. Siamo molto preoccupati dalla sensazione che sia iniziata una fase di ostracismo strisciante nei confronti del Sindaco e della sua Giunta, chi ha queste idee le deve manifestare e spiegare chiaramente.
Purtroppo ci ritroviamo di nuovo nell’imbarazzante situazione di leggere sui giornali, il comunicato del capogruppo PD senza che mai se ne sia discusso negli organismi dirigenti. Cosa si intende fare? Cosa vuol fare la segreteria del PD di Orvieto? Nei giorni scorsi abbiamo letto che è impegnata nel ricercare un nuovo gestore per la discarica Le Crete. A noi è sembrato un assurdo, abbiamo chiesto che la notizia fosse smentita, nessuno ci ha risposto. E nel mentre si attacca il sindaco e la maggioranza, si dà adito alle illazioni peggiori.
“Insieme per Cambiamento Progressivo Orvieto”, è nato per dare supporto al Sindaco Germani, durante la campagna elettorale dello scorso anno, e ora alla della Giunta e al gruppo PD in Consiglio Comunale
Non ci pentiamo di mantenere questa posizione di sostegno ma riteniamo che, a maggior ragione oggi e dopo il comunicato di Taddei, le discussioni politiche debbano essere ricondotte al luogo deputato, all’interno del Partito. Non giova a nessuno, nemmeno ad un Segretario privo del potere che aveva fino a qualche mese fa, mettere in discussione i progetti contenuti nel nostro programma elettorale ed il futuro di questa Città. Il Partito non è proprietà personale dei dirigenti pro tempore e il Consiglio Comunale non è una propaggine dei partito. Chi ragiona così è rimasto indietro, troppo… Per il bene del PD di Orvieto è meglio che si faccia da parte.
Insieme per Cambiamento Progressivo – Orvieto
Fabrizio Trequattrini , Giorgio Caiello, Valentino Filippetti, Lamberto Custodi, Federico Giovannini, Carlo Pedichini, Gianluca Foresi, Silvia Fringuello, Pietro Caiello, Serena Piazzai, Flavia Rizziva, Carlo Carletti, Michela Ricolfi.