di Giordano Sugaroni
Continua il “braccio di ferro” tra Comune di Acquapendente e Società Agricola Tuscia Bioenergie in merito alla installazione di una centrale a biogas nel territorio aquesiano. Dopo la sentenza favorevole al Comune di Acquapendente di fronte al Tar del Lazio, nella quale si sottolinea tanto come siano fondate e motivate le preoccupazioni dell’Ente di Piazza Girolamo Fabrizio per futuri danni al paesaggio, e la decisione del Consiglio dei Ministri in data 31 Maggio 2013 di bocciare per simili motivi il progetto che dovrebbe sorgere sull’altopiano dell’Alfina, la Società interessata è decisa a non arrendersi. Ma, anzi, ad andare avanti con le sue convinzioni. Prossimo passo lo “step burocratico-giudiziario” di ricorrere in appello in merito alla sentenza.