di Antonio Amatulli, ufficio stampa Azzurra Orvieto
Ancora un inizio ad handicap (7-0 iniziale) ed un primo quarto difensivamente parlando da dimenticare, costringe l’Azzurra Ceprini Orvieto ad una sconfitta casalinga contro la terza in classifica, la Fila San Martino di Lupari.
Detto del primo quarto, poi terminato 24-12 per le venete, nel secondo quarto, dopo un inizio senza segnature da entrambe le parti, le patavine provano ad allungare ulteriormente ma le atlete di coach Romano, nonostante tutto, riescono a contenere il divario e si va all’intervallo lungo sul punteggio di 41-25 per le ospiti. A livello statistico risaltano i soli 2 falli fischiati contro le venete (addirittura nessuno nel primo quarto) e i 22 tiri liberi a favore contro solo 2 tirati dalle orvietane.
Ad inizio terzo quarto, sul punteggio di 47-31, gli arbitri sanzionano prima con un fallo tecnico e poi con l’espulsione coach Romano, reo di aver fatto loro presente il diverso metro di valutazione dei falli. La Fila tenta l’allungo definitivo (53-31) ma le orvietane reagiscono e riducono il divario fino al 58-44 del finale di quarto.
Nell’ultima frazione di gioco, una superba Kirby Burkholder trascina le compagne fino al -11 (60-49), ma San Martino, soprattutto dalla lunetta (12 su 14 in questa frazione) mantiene il vantaggio fino al conclusivo 72-58.
Arbitraggio quantomeno discutibile, soprattutto nei primi due quarti, nella valutazione dei falli: basti pensare che San Martino di Lupari chiude con ben 45 tiri liberi tirati (33 realizzati) contro il 9 su 10 delle umbre.
A parte l’arbitraggio, c’è però da sottolineare l’approccio troppo morbido al match da parte delle nostre atlete, parzialmente ribaltato nel secondo tempo con una orgogliosa reazione, ma il partire spesso con un gap iniziale o, a volte, con un break preso all’inizio di un quarto, non porta di certo a risultati positivi.
Migliori in campo sicuramente la già citata Kirby Burkholder, un’autentica gladiatrice (23 punti con 9 su 22 al tiro, 4 su 4 ai tiri liberi, 13 rimbalzi, 4 palle recuperate e 1 assist per una valutazione complessiva di 26) e Azzurra Gaglio, molto ispirata al tiro (12 punti con 6 su 9). Stranamente abulica la prova di Renata Brezinova, dalla quale è lecito attendersi molto di più (dopo la più che buona prestazione contro Trieste è “caduta” in letargo nelle tre partite successive). La nuova USA Joanna Harden, pur avendo qualità tecniche indiscutibili, è ancora un po’ spaesata, deve integrarsi nei giochi e, soprattutto, deve imparare a conoscere il basket italiano.
Domenica prossima c’è un turno di riposo (avremmo dovuto giocare a La Spezia), poi il campionato si ferma per le “final four” di Coppa Italia a Perugia e quindi si riprenderà a giocare domenica 1° marzo. Dunque ci sono 3 settimane di lavoro prima di giocare il prossimo match a Porano contro Battipaglia: ci sarà il tempo per migliorare la condizione fisica di Joanna Harden e portarla al livello delle compagne e resettare il tutto per quello che può definirsi l’inizio di un altro campionato, quello decisivo.