ORVIETO – Arriva anche ad Orvieto – Martedì 3 marzo a partire dalle ore 9,30 in piazza del Duomo con un truck “brandizzato” Polizia di Stato allestito a spazio multimediale – la 2° edizione di “Una vita da social”, campagna educativa itinerante di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età. Social network, cyberbullismo, adescamento online e sicurezza della privacy sono i temi affrontati dalla campagna nazionale che, lo scorso durante la prima edizione ha raccolto grande consenso con: circa 100.000 studenti incontrati dagli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni nelle piazze italiane e 400.000 nelle scuole; e ancora, 15.000 genitori, 8.000 insegnanti per un totale di 1.800 Istituti scolastici, 9.000 i km percorsi e 42 le città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 400.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.
L’evento, che si svolgerà alla presenza del Questore della Provincia di Terni, Carmine Belfiore, del Sindaco, Giuseppe Germani, della Vice Sindaco e Assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili, Cristina Croce e delle Autorità religiose, avrà come testimonial d’eccezione, l’orvietano Lorenzo Cantarini, chitarrista e seconda voce della band giovanile dei “Dear Jack”, fresco dei successi di Sanremo. Speaker della manifestazione, il giornalista Antonello Romano (TeleOrvietoWeb).
Ancora una volta, insieme alla Polizia di Stato, aziende come Facebook, Italiaonline, con i portali Libero.it e Virgilio.it, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Wind, Youtube, Scania, Continental, ItalWork-consorzio e RDS 100% Grandi Successi “radio ufficiale dell’evento”, per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più”.
Da Roma a Milano passando per Grosseto, Siena, Firenze, Livorno, Pisa, Massa Carrara, La Spezia, Genova, Albissola, Savona, Imperia, Sanremo, Cuneo, Aosta, Novara, Varese, Alessandria, Orvieto, Viterbo, Spoleto, Macerata, Ascoli Piceno, Giulianova, Pescara, Isernia, Castel Volturno, Benevento, Avellino, Foggia, Monte Sant’Angelo, Lecce, Brindisi, Matera, Catanzaro, Messina, Siracusa, Agrigento, Trapani, Oristano, Nuoro, Sassari, Parma, Brescia, Verona, Rovereto, Bassano del Grappa, Pordenone, Longarone, Udine, Ferrara, Bologna, Frosinone Latina.
Secondo la ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 10.000 studenti di scuole medie e superiori, solo 1 studente su 5 afferma che i social network, diventati ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager, hanno un ruolo marginale nelle relazioni sociali.
Tra i motivi principali che spingono i ragazzi all’uso dei social, ci sono: il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire per ragioni di risparmio economico telefonate ed e sms (44%). Quasi l’85% degli studenti appartiene ad un gruppo classe su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio.
Non stupisce perciò che 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilità. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la metà di loro anche in presenza di un docente. Oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno. Globalmente 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o PC. Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a 1 su 3. Ne consegue la necessità di disporre sempre di una connessione internet. Quando questa viene a mancare, 1 su 6 ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla Rete, mentre la metà degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi.
Ancora più preoccupante è il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questa natura; così che 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei social.