di Giordano Sugaroni
Per chi come me seguiva la Vigor Volley Acquapendente in qualità di corrispondente sportivo, l’appuntamento con Cristina era la domenica pomeriggio alle ore 18.00 presso il Palasport di Acquapendente. Era la “perla più preziosa” di un sestetto rosa forgiato dal direttore Sportivo Fabio Folenga, dal presidente Renzo “Pensierino” Pieri e da un sontuoso gruppo di volontari che mai faceva mancare la propria presenza. Cristina volava alta, schiacciava, incamerava punti. Ma soprattutto regalava soddisfazioni ad un pubblico che la ammirava. Come atleta ma soprattutto come persona. L’altruismo, la forza di generare gruppo, la coinvolgente simpatia abbinate alle doti tecniche la avevano eretta a beniamina altoviterbese. Anello fondamentale di un gruppo eccezionale fuori e dentro il campo. Che incamerava vittorie sportive ma soprattutto faceva dell’amicizia anche e fuori dal campo una prerogativa straordinaria. Erano anni stupendi per un piccolo centro come Acquapendente che conosceva solo da pochi anni la pallavolo. Anche perché Cristina e company sapevano regalare entusiasmo, adrenalina, emozioni. Come la Vigor Volley, Cristina non c’è più. Ma resta viva nel mio cuore. Certo che volerà anche in cielo sempre più alta per mettere a terra la palla.