di Silvio Manglaviti
Mai prima d’ora ho avuto modo di provare – come in questo particolare frangente – la necessità impellente di liberare il cuore ai sentimenti profondi di grazie nei confronti di voi tutti, organi di comunicazione ed informazione, amici, conoscenti, colleghi, a nome anche dei componenti della mia famiglia e di quella acquisita nel matrimonio di mia sorella. Grazie. Davvero grazie per l’Amore profusoci senza risparmio, oltre retoriche e convenevoli di prammatica; percepito da noi nella pienezza dello slancio sincero e generoso con cui è stato partecipato. Oggi più di sempre sono convinto che l’essere umano non possa, non debba perder tempo ed occasioni propizie appresso a comportamenti ed atteggiamenti egoistici, humus dell’odio, dell’intolleranza, del non rispetto degli spazi reciproci di libertà e vitalità. La nascita in Cielo di Lorella mi pone in dovere, da adesso in avanti con più forza ancora, di riflettere ogni istante su cosa stia facendo, come e perché. Il passaggio da questa Vita ad un altro stato fisico sopravviene infatti senza preavvisi. Senza preavvisi ma con continui moniti. Il mio monito è nel saluto, nel sorriso, nella carezza, nel bacio che non ho potuto dare in tempo a mia sorella: e già era accaduto con la mamma, ma non m’ero sufficientemente reso conto perché allora Lorella c’era e da sorella mamma qual’era assunse immediatamente le vesti di mamma sorella facendocene sentir meno la mancanza. Quel rammarico però scompare nei saluti, nei sorrisi, nelle carezze, nei baci con i quali ci avete sovrastati e che ci accompagneranno da adesso in poi ogni momento. Grazie a tutti. Saluti da Lori.