di Mario Tiberi
Relativamente ad alcuni più recenti atti prodotti dalla pubblica amministrazione del comune di Orvieto, ho avvertito il senso e il dovere civico di intervenire, prima privatamente e poi pubblicamente, nella veste di semplice cittadino, italiano e orvietano al contempo, e che come cittadino, al pari di tutti gli altri cittadini, è titolare del sacrosanto diritto, costituzionalmente garantito, di conoscere appieno ciò che accade nelle stanze dove vengono esercitati i poteri decisionali.
E così, da ultimo in ordine di tempo, ho ripetutamente richiesto al Sindaco Germani di venire edotto sulla base di quali criteri selettivi si era giunti alla designazione e nomina della nuova presidente dell’associazione a partecipazione pubblica TE.MA.
Detta associazione, (TE.MA. è acronimo di Teatro Mancinelli), originariamente era stata istituita per presiedere ed indirizzare le attività di gestione del solo medesimo Teatro; successivamente ha allargato gli orizzonti dei suoi interventi tanto da divenire il principale braccio operativo della politica culturale della città di Orvieto.
Nello specifico, ho rivolto formale petizione per essere doverosamente informato su quanto a seguire:
- a) indicazione non di generiche e soggettive referenze riguardanti la persona della menzionata presidente, quanto piuttosto la segnalazione di certificati attestati curriculari quali titoli di studio, diplomici e/o accademici, specialistiche conoscenze in materia di storia e cultura teatrale nonché di peritali esperienze nel settore delle arti espressive ed eventuali pubblicazioni di inserti giornalistici, saggi e monografie. Qualora appunto sia vero, come afferma il detto popolare, che “i soldi da soli non fanno la felicità” è pur vero, e forse di più, che solo i soldi non sono sufficienti ad attrezzare strumentale fucina atta a formare un solido personale patrimonio di cultura, sia generale che per singole materie;
- b) delucidazioni sulla ipotesi di “illegittimo connubio” tra la fondazione Umbria Jazz e il Wine Resort Altarocca di cui, per bislacca ironia della sorte, risulta essere conduttrice proprio la neo-presidente della già nominata associazione TE.MA.
Ad oggi, nessun riscontro è a me pervenuto dall’interrogato.
Ciò non mi meraviglia più di tanto; i pubblici amministratori infatti, per perversa prassi ormai inveterata nella nostra “derelitta Italia”, quasi mai usano la cortesia di rispondere ai quesiti a loro posti dalle cittadine e dai cittadini. Quello che mi sconcerta, invece, risiede nel fatto che il Sindaco di Orvieto è espressione diretta di un partito, il PD, al quale è di riferimento un sito nazionale denominato “Area insieme per il PD: per una società basata sul merito”.
Se, dunque, sono i meriti personali a dover fungere da bussola di orientamento nelle nomine in enti pubblici e/o para-pubblici, perché nascondersi dietro a un dito o restare avvinghiati negli arcani segreti del silenzio?
Non dissimile, anzi supinamente in linea con tale sterile conformismo, appare agli occhi dei più la diafana e incolore presenza assente della Signora assessore alla cultura.
Non ritengo di pretendere molto: intendo e voglio solo sapere!