La Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi ha recepito la decisione concordata tra l’ ABI (associazione bancarie italiane) e le Associazioni Imprenditoriali di prorogare l’operatività dell’“Accordo per il credito 2013” fino al 31 marzo 2015 consentendo alle imprese di richiedere i benefici alla propria banca entro il termine suddetto a fronte di operazioni assistite da contributi regionali. L’“Accordo per il credito”, nella sua ultima attivazione, fu sottoscritto nel luglio del 2013 ed inizialmente aveva validità fino al 31 dicembre 2014. Prevede, fra l’altro, la sospensione del pagamento, per un periodo massimo di 12 mesi, della quota capitale delle rate di mutuo o della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing, anche se agevolati con provvidenze pubbliche qualora l’ente che eroga l’agevolazione abbia deliberato l’ammissibilità dell’operazione con riferimento alla specifica norma agevolativa, segnalandolo al Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che, a seguito dell’operazione di sospensione, il piano originario di erogazione dei contributi pubblici non debba essere modificato.
“Continuando a persistere le condizioni di crisi – ha sottolineato l’assessore Riommi – è assolutamente importante sostenere le imprese regionali, riconoscendo loro la possibilità di disporre di tutti gli strumenti utili ad alleggerire la pesante situazione in cui si trovano, e dunque abbiamo ritenuto opportuno prendere atto della proroga dell’accordo fino al prossimo 31 marzo ed applicarla, laddove possibile, agli strumenti di credito agevolato della Regione”.
La delibera della Giunta regionale riguarda le Leggi nazionali 949/52 (Credito agevolato alle imprese artigiane); 1329/65 (Legge Sabatini); 240/1981 (Provvidenze a favore dei consorzi e delle società consortili tra piccole e medie imprese nonché delle società consortili miste) e 49/1985 (Provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure urgenti a salvaguardia dei livelli di occupazione).