di ufficio stampa Orvieto basket
E’ tutto pronto al Palaporano per l’incontro del campionato under 13 fra i ragazzi orvietani e gli ospiti di Perugia.
Siamo in quella fase di mezzo, in quella zona fra color che son sospesi, quel momento di passaggio dove i giovani campioni iniziano a diventare grandi. Il tempo li aiuterà a crescere, qualcuno forse smetterà di giocare e qualcuno diventerà un accanito e forte giocatore.
Di certo l’emozione è enorme, non ci sono più i bambini in campo; piccoli uomini crescono, coordinati, ordinati, non c’é ancora L’NBA, per fortuna, ma si iniziano ad intravedere i movimenti dei grandi: palleggio, palla sotto le gambe, arresto e tiro.
Nonno Abet, alla guida dei campioni, fa buona guardia. Di certo ha già sicuramente iniziato ad insegnare ai suoi ragazzi a pungolare l’avversario come solo lui sa fare.
Il pubblico è quello delle belle occasioni, tutti venuti ad emozionarsi con i giovani campioni.
La partita inizia con i perugini subito all’attacco, aggressivi fin dalla rimessa palla. Pressing a tutto campo, raddoppio sulla palla e contropiede veloce. I ragazzi di coach Abet non riescono ad impostare il gioco e il primo quarto continua così e si chiude con i perugini in vantaggio di 33 punti: Orvieto 4 – Perugia 37.
Il secondo quarto, come un fiume in piena, vede Perugia incrementare il suo vantaggio mentre Orvieto non riesce a contenere gli argini. Sono 57 i punti per i perugini contro i 9 di Orvieto e si va al riposo lungo con qualcosa su cui riflettere.
La cronaca della partita, alla ripresa, vola via così: anche nel terzo e nell’ultimo quarto non riusciamo a trovare una chiave di lettura, non riusciamo a giocare. Perugia è una squadra aggressiva e ben preparata, noi, invece, dobbiamo crescere, cercare di essere più aggressivi e decisi in difesa. La gara finisce con il punteggio di 20 per Orvieto contro i 116 di Perugia.
Fare solo venti punti è molto poco, ma il risultato non conta: dobbiamo crescere, lo sappiamo, i margini ci sono e sono ancora ampi. I nostri ragazzi riusciranno sicuramente ad arginare il divario che ora li separa dai cugini Perugini e sapranno in futuro dettare le regole per un nuovo gioco tutto orvietano.