Un lettore “pendolare” ci sottopone uno degli “strani casi” della vita di chi viaggia in treno tutti i giorni e ne vede di ogni colore. Forse non potremo aiutare a modificare gli inconvenieti creati da FFSS, ma raccontare anche a chi non è pendolare i “soprusi” a cui il cittadino è sottoposto, ci fa guardare in modo più corretto la realtà che ci circonda e ci aiuta a conoscerla per cambiarla. Segue la lettera che ci è stata inviata.
Le foto che trovate in allegato ritrae due biglietti Fs emessi per due servizi identici, ma dal costo notevolmente diverso. Si tratta del corrispettivo pagato dal sottoscritto per due cambi di classe (dalla 2^ alla 1^), avvenuti all’inizio di novembre, il primo, e stamani, il secondo. In entrambi i casi il cambio di classe si è reso necessario a causa della scarsità di posti disponibili sulle carrozze di 2^ del treno 581 in viaggio da Firenze a Roma, con fermata intermedia a Orvieto (stendiamo un velo pietoso, a questo proposito, sulle condizioni in cui si viaggia normalmente). Ma mentre nel primo caso il controllore si è limitato a richiedere il pagamento del corrispettivo di 6,50 euro, nel secondo il collega, nonostante gli sia stata mostrata la ricevuta del precedente pagamento, ha applicato una sopratassa/penale di 8 euro, giustificandosi con l’applicazione pedissequa del regolamento (ha pure telefonato a qualcuno, che lo ha confortato nella decisione).
Ora, considerato che nella rendicontazione giornaliera degli incassi del primo controllore credo nessuno abbia trovato nulla da eccepire, e che quindi questo obbligo di soprattassa non pare così obbligatorio, faccio presente che stiamo parlando di quanto è accaduto a un abbonato mensile che paga per un servizio sul quale si potrebbe discutere a lungo, oltre 2.000 euro l’anno (173 euro il mese), senza che ciò dia diritto a un posto, come invece avviene per chi acquista un solo biglietto giornaliero.
Ammesso, dunque, che dal punto di vista formale il comportamento del controllore di oggi sia ineccepibile, così da anticipare la prima sdegnata replica dell’ufficio stampa di Fs, e che magari alla fine un posto in 2^ classe sarebbe pure saltato fuori, e così abbiamo sistemato anche la seconda risposta, un minimo di buon senso e una comune linea di condotta non sarebbe male, a fronte dei molti disagi che i pendolari spesso subiscono, nonostante il regolamento e, soprattutto, malgrado le spese in migliaia di euro sostenute.
Se poi ci si volesse pure ricordare che il sonno della ragione genera mostri e che i pendolari con tale torpore c’hanno a che fare di frequente, non sarebbe male.
ps: la data del biglietto da 6,50 euro è stata coperta per evitare che il primo controllore, quello che ragiona, sia identificabile.