Riceviamo da Confcommercio Orvieto e pubblichiamo.
Confcommercio invita l’amministrazione comunale a rivedere le proprie posizioni sulla futura pedonalizzazione di Piazza del Popolo. “Ad oggi la piazza – afferma Luigi Manieri Presidente Confcommercio – rappresenta il fulcro, il cuore della città, il più importante parcheggio che dà accesso al centro storico e in una fase di crisi profonda per l’economia della rupe e per i commercianti in particolare è impensabile immaginarne la chiusura”. Rincara la dose Marco Ricci, Vice Presidente Confcommercio “il comune intende avviare una fase di sperimentazione con la chiusura nelle giornate del 25-26 dicembre e 5-6 gennaio 2015 ma queste date non sono esplicative o indicative per il futuro; sono date in cui il movimento in centro esiste a prescindere e spesso la piazza è ricca di iniziative quindi chiaramente non emergerà in quei giorni il vero disagio che comporterà questa decisione assolutamente nefasta”.
Confcommercio si appella al buon senso: “prima di pensare a soluzioni così drastiche il comune realizzi un rilancio abitativo vero della rupe, faccia scelte coraggiose per favorire i flussi, non si può partire con decisioni forti senza neanche aver preparato e creato le condizioni, condizioni che non si creano in pochi mesi.
Confcommercio non è contraria a prescindere alla chiusura del traffico nel centro storico; altre realtà simili alla nostra città, nella nostra stessa regione hanno trasformato i centri storici in veri centri commerciali naturali che funzionano alla perfezione pur non prevedendo l’accesso alle autovetture. E’ necessario – nel caso in cui si voglia adottare misure di questo genere -organizzare un tavolo di lavoro e programmare nuovi indotti che possano dare linfa all’economia. Il nostro apparato regionale è stato ed è capofila nell’ambito delle rappresentanze delle associazioni in diverse realtà umbre che hanno deciso di intraprendere la strada della pedonalizzazione cittadina; Confcommercio si rende quindi disponibili a collaborare ad un progetto di sviluppo integrato a medio termine per arrivare gradualmente ad avere una città protagonista di un vero centro commerciale naturale”.
Marco Ricci che ha un’attività in centro sottolinea inoltre che “il sistema di sanzionamento è fortemente squilibrato: in centro le multe sono pressanti e quotidiane, nelle altre parti del territorio quasi assenti, come si può accettare questo trattamento? dobbiamo organizzare barricate? ormai non abbiamo nulla da perdere, le nostre attività stanno morendo”.
L’amministrazione con la scelta di aumentare del 50% le tariffe della sosta coperta aveva già incrinato il delicato equilibrio economico della rupe, se ora procederà in questa direzione si rischia una desertificazione di Orvieto che davvero finirà per diventare un museo a cielo aperto.