di Giboll
DAL DE RE PUBLICA DI CICERONE ALLA REPUBBLICA DEL MARPÏONE
L’oratore latino immaginava
del politico egregio e condottiero
una galattica ascensione in cielo
tra le stelle che guidano la strada
ai cittadini. Non avrebbe mai
pensato che in luogo della Via
Lattea la mèta dei nostri onorati
politicanti nella nuova Roma
si trasferisse in Via della Lungara
ventinove, reclusi in un’amara
cella a Regina Coeli, la galera
trasteverina, dove tra le grate
vedi le stelle del grande Arpinate
cadere come cadono comete
come sogni di notte
a mezz’estate