Questa mattina presso il Comune di Orvieto è stato sottoscritto il “MANIFESTO DI INTENTI” verso un “CONTRATTO DI FIUME” per i territori compresi tra il sub bacino del Paglia-Chiani e il Basso Tevere Umbro fra Regione Umbria, Comuni di: Orvieto, Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Parrano e le Associazioni “Comitato Salvaguardia Alfina” e “Val di Paglia bene comune”.
Il manifesto di intenti ha la finalità di dare avvio ad un “Comitato Promotore” funzionale all’attivazione di un processo partecipativo che conduca alla sottoscrizione di un “Contratto di Fiume”.
Il manifesto è frutto di una serie di incontri di partecipazione pubblica promossi da Enti Territoriali e Locali nell’ultimo anno (a seguito dell’alluvione del Novembre 2012 – oltre 6 milioni di euro di danni subiti solo dal territorio orvietano) che hanno affrontato le problematiche del bacino fluviale, favorendo il dibattito pubblico ed il coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici e privati, anche a livello interregionale, con la finalità di attivare strategie e politiche condivise di prevenzione del rischio attraverso la pianificazione e programmazione strategica integrata.
Hanno aderito al Comitato Promotore ed al Manifesto d’Intenti: REGIONE UMBRIA – Ass.re Silvano Rometti; COMUNE DI ORVIETO – Sindaco Giuseppe Germani; COMUNE DI ALLERONA – Sindaco Sauro Basili; COMUNE DI CASTEL VISCARDO – Ass.re Gian Paolo Graziani; COMUNE DI FABRO – Sindaco Maurizio Terzino; COMUNE DI FICULLE – Sindaco Gian Luigi Maravalle; COMUNE DI PARRANO – Sindaco Vittorio Tarparelli; ASSOCIAZIONE COMITATO SALVAGUARDIA ALFINA – Roberto Minervini; ASSOCIAZIONE VAL DI PAGLIA BENE COMUNE – Enrico Petrangeli
Di seguito il “Manifesto Di Intenti”:
PREMESSO E CONSIDERATO CHE
• l’ambito geografico dei sub bacino Paglia-Chiani e il Basso Tevere Umbro interessano una parte territorialmente consistente della Regione dell’Umbria anche in considerazione del fatto che il Tevere ed i suoi affluenti costituiscono un forte carattere identitario regionale;
• l’ambito territoriale individuato dal Contratto di Fiume fa riferimento ad un territorio ricompreso tra il sub bacino del Paglia-Chiani in tratto Umbro ed il Basso Tevere Umbro fino al limite amministrativo del comune di Penna in Teverina; il sub bacino del Paglia-Chiani copre in Umbria una superficie di 634 kmq che corrisponde al 48% del totale sviluppandosi per una lunghezza di circa 27 km per andare a confluire nel fiume Tevere poco a valle dell’invaso di Corbara; l’ambito interessato è connotato da un contesto culturale, ambientale e socioeconomico sostanzialmente uniforme e da una elevata coerenza territoriale;
• Il territorio appare caratterizzato da insediamenti per lo più localizzati in posizione elevata rispetto al fondovalle, sul crinale delle colline, su sproni dei rilievi maggiori o su placche tufacee (nell’orvietano); tali insediamenti hanno dato luogo, in tempi recenti, a sdoppiamenti (“gemmazioni”) nel fondovalle, in corrispondenza delle strade principali e delle stazioni ferroviarie; Il bacino è attraversato da nord a sud da alcune tra le più importanti arterie nazionali/regionali: l’autostrada A1, E45 e le linee ferroviarie Roma-Firenze dette linea lenta e direttissima/alta velocità; nel bacino sono presenti aree industriali di ridotta importanza localizzate per lo più nella Valle del Paglia; da un punto di vista naturalistico sono presenti numerosi SIC: IT5210040 Boschi dell’alta Valle del Nestore, IT5220001 Bagno Minerale, IT5220002 Selva di Meana, IT5220003 Bosco dell’Elmo e IT5220008 Monti Amerini, IT5210011 Lago di Alviano, IT5220012 Boschi di Farnetta – Foresta Fossile di Dunarobba, oltre a numerose aree comunque di grande interesse naturalistico e paesaggistico come il Lago di Corbara, l’Altopiano dell’Alfina ed il complesso naturalistico, condiviso con il Lazio, del Monte Rufeno/Selva di Meana. L’uso del suolo è principalmente collegato alla pratica del seminativo, soprattutto nella bassa valle del Paglia una volta sede di importanti produzioni di tabacco;
• i principali elementi di pressione ambientale in questo territorio sono rappresentati dal ridotto deflusso idrico di magra dei corsi d’acqua e dalla ridotta presenza di boschi in grado di rallentarne il deflusso nei periodi di maggior portata, dalla artificializzazione degli alvei indotta dagli interventi per la mitigazione dei fenomeni di erosione e dalla realizzazione di manufatti, anche di cospicue dimensioni (aree artigianali) nelle aree di espansione naturale ;
• i Contratti di Fiume costituiscono uno strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, inquinologiche e paesaggistiche e che la necessità di utilizzare strumenti come i Contratti di Fiume è amplificata in questi territori da una elevata fragilità idrogeologica;
• il Contratto di Fiume intende mettere insieme i diversi attori del territorio: Autorità di Bacino, Regioni, Province, Comuni, abitanti, portatori di interessi, in un patto per la rinascita del bacino idrografico, richiamando le Istituzioni ed i privati ad una visione non settoriale, ma integrata di chi percepisce il fiume come ambiente di vita (Convenzione europea del paesaggio – 2000) dunque come un bene comune da gestire in forme collettive;
• la necessità di avviare il Contratto di Fiume nel sub bacino del Paglia e Basso Tevere, è amplificata dalla fragilità del territorio, che si manifesta periodicamente in occasione dei fenomeni più estremi, in conseguenza anche dei cambiamenti climatici in atto e dei livelli di occupazione ed impermeabilizzazione dei suoli;
• la Regione Umbria ha aderito con Del. di Giunta Regionale n°147 del 17/02/2014 alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume (redatta nel V° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, Milano 2010), individuando nei Contratti di Fiume strumenti operativi vocati a favorire la programmazione strategica integrata e partecipata, funzionale al raggiungimento di obiettivi di buona qualità ambientale, sicurezza idraulica, diritto alla salute, etc;
I FIRMATARI RICONOSCONO CHE
• nell’ambito territoriale individuato si intende sviluppare un Contratto di Fiume da realizzarsi attraverso l’attivazione di un processo concertativo che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del fiume e del territorio fluviale per raggiungere obiettivi di coesione e sviluppo sostenibile, a partire dalla gestione della risorsa idrica;
• l’individuazione di strategie integrate ed azioni potranno trovare realizzazione all’interno del nuovo ciclo di programmazione 2014/2020 fondi FESR, FSE e del PSR e che il Contratto di Fiume dovrà relazionarsi con il progetto per lo sviluppo delle “Aree Interne”, in una azione sinergica tra le Regioni Umbria Toscana e Lazio, finalizzata alla promozione del policentrismo, delle valenze naturali e culturali e negli interventi di manutenzione le principali opportunità di sviluppo dei territori privi di grandi centri di agglomerazione e di servizio;
• il percorso condiviso e partecipato che dovrà condurre alla sottoscrizione del Contratto di Fiume nel bacino del Paglia-Chiani e Bassa Valle del Tevere Umbro, comporta un coordinamento generale degli obiettivi in area vasta per il Tevere individuati dalla Regione Umbria e condivisi con le Regioni Toscana e Lazio adottando un modello di “Contratto di Contratti” cioè, agendo per ambiti territoriali in tratti definiti del fiume, ma integrati e coordinati tra di loro attraverso un sistema di obiettivi condivisi, rappresentando un raccordo tra il livello idrografico sub-distrettuale e quello distrettuale;
• nel raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici (Direttiva 2000/60) e di prevenzione e riduzione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60), uno degli elementi di maggior innovazione consiste nell’aver introdotto ed aver dato un significato concreto agli aspetti della partecipazione del pubblico fissando obiettivi e norme di qualità ambientale fondati su una base comune condivisa nelle comunità locali;
• la realizzazione di un efficiente sistema di monitoraggio condiviso ed interattivo all’interno delle comunità locali, consente di avere in “continuo” la conoscenza dei livelli del fiume e conseguentemente la possibilità di diffondere i dati ai numerosi soggetti interessati e preposti agli interventi emergenziali (Protezione Civile, Comuni, Vigili del Fuoco, Autorità di Bacino, etc);
• il perseguimento di una maggiore efficienza delle politiche di settore e degli strumenti di pianificazione e programmazione del territorio necessita l’integrazione di Piani e norme sulle acque, con quelli per la difesa del suolo e di programmazione socio-economica;
• il rilancio della manutenzione e della cura del territorio rappresentano un presidio territoriale che deve essere svolto di concerto con le Comunità locali, direttamente responsabili da una parte della tutela delle aree naturali più pregiate e al tempo stesso garanti di un’azione continuativa di controllo e monitoraggio sul territorio;
• lo sviluppo di economie agricole multifunzionali contribuiscono alla riqualificazione paesaggistica, al raggiungimento degli obiettivi di messa in sicurezza del territorio e ad una maggiore qualità e caratterizzazione ambientale delle coltivazioni;
• che il processo dovrà basarsi su di una partecipazione diffusa e sul coinvolgimento più ampio possibile della comunità (istituzionale e non) a partire dalla costruzione dei contenuti, in un’ottica di sensibilizzazione, formazione e responsabilizzazione;
• la realizzazione di interventi che rendano il “bene” fiume fruibile alla popolazione locale a cominciare dalle possibilità di accesso al fiume, deve rendere sempre più compatibili le attività produttive ed i modelli di sviluppo futuro in base al contesto eco-funzionale del territorio.
CONCORDANO
– sull’importanza di attivare un percorso condiviso e partecipato che possa condurre alla sottoscrizione del Contratto di Fiume del sub bacino Paglia-Chiani e Basso Tevere Umbro fino al limite amministrativo del comune di Penna in Teverina, attraverso la definizione ed il coordinamento generale degli obiettivi alla scala dell’intero bacino idrografico con la Regione Umbria, le Regioni Toscana e Lazio e con l’Autorità di Bacino del Tevere e con altri soggetti competenti, adottando un modello di “Contratto di Contratti” cioè, agendo per ambiti territoriali in tratti definiti del bacino fluviale, ma integrati e coordinati tra di loro attraverso un sistema di obiettivi condivisi;
– sulla necessità di integrare il percorso di Contratto di Fiume con le strategie interregionali per le Aree Interne;
– sull’importanza di avviare un percorso di Contratto di Fiume condividendo una metodologia operativa così articolata:
– Costituzione del Comitato Promotore;
– Costituzione del Comitato di Fiume;
– Messa a sistema delle conoscenze comuni e redazione di un Documento Monografico d’Area;
– Realizzazione di un processo partecipativo;
– Redazione di un Piano Strategico (lungo-medio termine);
– Redazione di un Piano d’Azione (breve termine);
– Sottoscrizione del Contratto di Fiume;
– Implementazione del Piano d’Azione;
– Attivazione di un sistema di monitoraggio.
– sull’opportunità di affidare al Comune di Orvieto il ruolo di Capofila affinché provveda a quanto necessario dal punto di vista organizzativo per l’avvio del processo, a partire dall’organizzazione delle attività del gruppo promotore costituito dai firmatari del presente Manifesto.
“La firma del Manifesto di Intenti verso un “CONTRATTO DI FIUME” – dice il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani – si inquadra anche nell’ambito della più grande programmazione delle Aree Interne del comprensorio orvietano. E’ solo il primo passo di una programmazione più generale che vedrà coinvolte tutte le Amministrazioni pubbliche, le associazioni del territorio e i singoli privati per organizzare una progettazione generale che tenga conto delle esigenze dei cittadini. Mercoledì prossimo, sono stato invitato come Sindaco di Orvieto al IX Tavolo Nazionale Contratti di Fiume che si terrà a Venezia e che ha un titolo molto attuale: ‘Un patto per i nostri fiumi: dall’emergenza alla gestione condivisa’. Per la prossima settimana, inoltre, a valle del convegno, abbiamo già programmato un incontro con tutti i Sindaci del comprensorio e successivamente tra i Sindaci e le associazioni, per discutere e definire le strategie e la programmazione futura inerente questi temi”.