Riceviamo da Gianni Pietro Mencarelli, referente di Cittadinanzattiva Orvieto, e pubblichiamo.
Preso atto delle modifiche apportate dalla amministrazione comunale che correggono le 300 bollette contenenti errori sostanziali, da attribuire a problemi del software, ma anche ad una mancata preventiva valutazione e proiezione di quanto sarebbe accaduto nel passaggio dalla TARSU alla TARI, quindi per negligenze anche della precedente amministrazione, siamo ora ai correttivi,ma non mancano ancora le sorprese; infatti, a quanti si sono recati presso gli uffici preposti per ritirare i moduli per l’autocertificazione,necessaria per ottenere lo sconto del 30% sugli immobili ad uso abitativo, disponibili e utilizzati per periodi inferiori a 180 giorni l’anno dagli stessi componenti del nucleo famigliare è stato detto che, insieme al modulo,dovevano essere allegate le copie delle bollette riferite alle utenze (se disponibili), onde comprovare l’uso eventualmente limitato delle abitazioni diverse da quella principale.
Ci sembra quantomeno eccessivo dover dimostrare in regime di autocertificazione quanto dichiarato, peraltro con difficoltà di interpretazione dei consumi, ma evidentemente il regolamento comunale non chiaro, per consentire una indiscutibile applicazione, ha bisogno ancora di essere interpretato e per questo Cittadinanzattiva si è rivolta all’assessore preposto al ramo che ha compreso la difficoltà dei cittadini a procurare e fornire le ricevute richieste, impegnandosi a chiarire la corretta applicazione del provvedimento,senza per questo mettere in difficoltà gli uffici e onde evitare ancora disagi all’utenza.