L’assessore Gnagnarini risponde a notizie lanciate sul web e sulla stampa dall’ex assessore Pizzo e denuncia la falsità di informazioni sul bilancio e sulla onorabilità del sindaco, dipinto come se girasse gratis per l’Europa a sperperare le risorse cittadine. Queste notizie, vere o false, vengono rimbalzate sui social, dove spesso prevalgono la battuta e la semplificazione anziché un qualsiasi tentativo di analisi ed è quindi scarsa la possibilità di dividere le bufale dalla verità. E’ una vera e propria strategia di comunicazione, subdola, perché utilizza i più sprovveduti o pigri.
Il Senato ha approvato la scorsa settimana una legge, che arriverà presto all’approvazione definitiva, che stringe il collo pericolosamente all’informazione, non ne consente più alcun errore e qualsiasi notizia di qualsiasi valore ritenuta falsa può portare a una querela e a un rimborso da 10mila a 50mila euro. E non per Repubblica, ma anche per noi piccoli giornali locali.
La questione coinvolge non soltanto la responsabilità dei giornali ma anche, direttamente, chi queste notizie le firma. Avverrà anche su FB o Blog o altro.
Attenzione, molta attenzione, perché potremmo essere costretti a non pubblicare più alcun comunicato stampa se non dopo una puntuale verifica delle informazioni riportate. Non possiamo più fare la bacheca di tutte le stupidaggini che passano per menti politicamente insane.
La verità è una e chi pensa di piegarla alla propaganda con fumose accuse buttate là non può più contare su di noi, a destra, manca e centro. Lo ribadiamo, anche con un po’ di irritazione.
Consiglio l’acquisto del libro a lato.