Sono certamente comprensibili, in questi giorni, sia le proteste dei contribuenti che si trovano a pagare di più sia i silenzi di quelli che si trovano a pagare di meno per effetto dell’introduzione delle tariffe TARI per i rifiuti urbani.
Le anomalie emerse, e in pochi giorni risolte, delle 300 cartelle errate è stato un fatto grave per il quale, oltre alle scuse, l’ Amministrazione comunale ha annunciato una serie di provvedimenti che impattano sia sui sistemi informatici in uso che sull’organizzazione dell’Ufficio Tributi.
Tuttavia questo episodio non può e non deve costituire il pretesto per altre diverse operazioni squisitamente politiche che, seppur di basso cabotaggio, possiedono la capacità di procurare ingiustificati allarmi sociali e disorientamento tra i cittadini.
È dunque inaccettabile che alcuni addetti ai lavori, ex assessore al bilancio e alcuni attuali consiglieri comunali di opposizione, nel tentativo di gettare discredito sull’attuale amministrazione comunale si lascino andare a dichiarazioni pubbliche prive di ogni fondamento e palesemente false su una materia così delicata e sensibile come quella tributaria.
In un articolo diffuso dalla stampa l’ ex Assessore Pizzo dichiara : “ Siamo di fronte a un aumento indiscriminato delle tasse” . Falso !
Nel 2013 l’entrata in bilancio per la tassa sui rifiuti era di 5.060.000 euro, quella di quest’anno è di 4.335.000 euro.
Qui non siamo di fronte a una banale contrapposizione politica, dove ognuno esprime liberamente le proprie opinioni, si tratta di falsità provenienti da chi sa ed è capace di leggere e di intendere i Bilanci e le Tabelle e quindi di chi mente sapendo di mentire.
Ma ce di più. L’ ex Assessore Pizzo punta anche il dito, gridando allo scandalo, sui rimborsi ai datori di lavoro degli amministratori in carica dimenticandosi che gli stessi rimborsi, oltre che dovuti, il Comune li pagava anche per lui già nella sua mera veste di consigliere comunale con incarichi speciali e successivamente in quella di assessore. L’unica differenza è che questa amministrazione ha messo in chiaro sul bilancio queste spese, mentre l’Assessore Pizzo spalmava i suoi costi di amministratore in quelli più generali di funzionamento del Consiglio comunale seguendo una pratica di dubbia legittimità.
Sconcerta poi, per la sua ignobile carica demagogica, il riferimento al recente viaggio istituzionale in Belgio del Sindaco in occasione del meeting dell’ Associazione internazionale Città Slow per il quale l’unico onere è stato il biglietto di viaggio avendo il primo cittadino provveduto di tasca propria alle spese di soggiorno.
Non sta a me stabilire il limite dell’accettabilità di una critica infondata o delle calunniose allusioni oltre le quali l’ Amministrazione si debba sentire doverosamente costretta a tutelarsi. Temo però che questo confine sia più vicino di quanto evidentemente alcuni pensano.
Sarebbe auspicabile, in ogni caso, un maggior senso di responsabilità, prudenza e serietà.