Uno dei provvedimenti più impopolari che l’ex Amministrazione Concina scelse di adottare lo scorso mese di febbraio 2014 per trovare le risorse necessarie da inserire sul Piano Pluriennale di Riequilibrio, a seguito dello Stato di Predissesto finanziario del Comune di Orvieto, è stata la cancellazione dello sgravio del 30% a partire dal secondo figlio sul costo del buono pasto delle mense scolastiche.
La nuova Amministrazione, anche su sollecitazione unanime di tutte le forze politiche cittadine, sia quelle di maggioranza che di opposizione, ha esaminato ogni possibilità per ripristinare la facilitazione già per l’anno in corso.
Purtroppo le misure di risanamento fissate nel Piano di Riequilibrio sono soggette a vincoli stringenti sia sul piano formale che sostanziale. In altre parole deve esserci corrispondenza tra quel che prevede il Piano e quel che si è andati a prevedere in Bilancio.
Pertanto la possibilità di intervenire e solo per il futuro su questa materia è l’adozione di un nuovo e diverso Piano di Riequilibrio da sottoporre nuovamente all’approvazione degli organi di controllo ( Ministero e Corte dei Conti), affrontando però una serie di incognite e di nuovi rischi per il Comune.
La strada che intendiamo perseguire è invece quella dell’introduzione di nuove forme di agevolazione sui servizi scolastici diverse da quelle che sono state oggetto di revisione e contenute nel Piano di Riequilibrio, ma comunque capaci di generare analoghi risparmi per le famiglie.
Alla luce di ciò, non si può non stigmatizzare l’incomprensibile atteggiamento dell’ex vicesindaco Roberta Tardani, attuale capogruppo di Forza Italia, che, dopo aver essa stessa e la sua Giunta cancellato lo sgravio alle famiglie per i buoni pasto , oggi si eleva a oppositrice di se stessa e dei suoi provvedimenti rilasciando interviste e dichiarazioni alla stampa – La Nazione del 12 novembre 2014 – volte, in questi giorni, a sollecitare e incoraggiare legittime quanto inutili forme di protesta delle famiglie colpite allo scopo di “sensibilizzare” sulla questione l’attuale Amministrazione comunale.
Stia serena la Signora Tardani, questa Amministrazione è già pienamente consapevole e cosciente della questione ed è impegnata a trovare le soluzioni.
Non siamo noi a non sapere, spiace invece constatare come altri, forse, non sanno nemmeno quel che dicono.