L’Umbria è una delle regioni italiane a più alta incidenza di immigrati (+8,1% rispetto alla media nazionale e pari all’11,1% dei residenti), in prevalenza donne (56%). Ma la regione si colloca con dati superiori alla media del Paese anche per i nuovi nati (15,1%, pari al 19,6% delle nascite) e la presenza di alunni stranieri (quasi 14 mila alunni, pari al 14% del totale), di cui circa il 55% nati in Italia (il dato nazionale è 51,7%). Più basso rispetto alla media nazionale è invece il dato umbro riguardante l’acquisizione della cittadinanza italiana. E’ quanto emerge dal “Dossier statistico immigrazione 2014” nel capitolo riguardante l’Umbria, curato da Eleonora Bigi e Francesco Francescaglia della Regione Umbria. Il Dossier, promosso dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, è riferito al 2013. Lo scorso anno – secondo il Rapporto – gli stranieri residenti in Umbria sono stati 99.922, di cui 76.861 nella provincia di Perugia (dove rappresentano l’11,6% della popolazione locale) e 23.061 nella provincia di Terni (10,0%). I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti sono 68.715, di cui 41.115 hanno un permesso di lungo periodo (erano 37.845 alla fine del 2012), mentre la restante quota ha un permesso a scadenza. A fronte di una presenza numerica di soggiornanti rimasta pressoché stabile tra il 2012 e il 2013, la proporzione interna tra permessi a scadenza (diminuiti in un anno di circa 3.000 unità) e permessi di lunga durata (aumentati di quasi 3.300) è mutata sensibilmente a favore di questi ultimi. Ciò si spiega da una parte con la crisi economica ha attenuato la crescita dei flussi, come confermato anche dalla diminuzione del numero dei permessi rilasciati per la prima volta durante l’anno (nella sola provincia di Perugia sono passati – secondo i dati della Questura del capoluogo – da 21.178 nel 2012 a 19.650 nel 2013, con un particolare decremento di quelli per lavoro: da circa 15mila a poco meno di 11.000), e dall’altra con la ricerca di una stabilizzazione per sé e la famiglia, come indica anche il numero dei ricongiungimenti familiari (13.300). Tra le nazionalità non comunitarie più rappresentate il primato spetta ancora all’Albania (16.209), seguita da Marocco (10.928) e Ucraina (5.154). Tra quelli comunitari, con circa 23.113 residenti, è la Romania che si conferma al primo posto Umbria registrando un nuovo incremento annuo (erano 21.051 nel 2012) dopo il picco raggiunto nel 2011 (24.321).
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