Un anno fa esatto è stata firmata la lettera d’intenti tra la ministra boliviana Nemecia Achacollo Tola e l’azienda vitivinicola orvietana che è così diventata partner strategica di una serie d’iniziative di cooperazione e scambio di esperienze nella produzione dell’uva. Ora il ministero boliviano è intenzionato ad andare avanti nel progetto ed ha contattato l’azienda per proseguire negli accordi. Per questo una delegazione della cantina ha incontrato a Roma, nella sede dell’ambasciata boliviana, l’ambasciatore Antolín Ayaviri Gómez e la ministra boliviana dandosi appuntamento per il 5 dicembre prossimo per un primo scambio di dati su cui iniziare a ragionare.
Sta prendendo corpo il progetto di cooperazione tra la Bolivia e la cooperativa vitivinicola orvietana Cardèto. In questi giorni l’ambasciatore Antolín Ayaviri Gómez e la ministra boliviana Nemecia Achacollo Tola hanno voluto incontrare i vertici dell’azienda presso l’ambasciata boliviana a Roma per valutare insieme i prossimi step in vista della messa a regime della lettera d’intenti siglata tra le due realtà.
Circa un anno fa, infatti, Italia e Bolivia si sono date la mano e, a fare da madrina a questo ambizioso progetto internazionale, è stata proprio la Cardeto, amministrata da Luciano Innocentini che è divenuta così partner strategica di una serie d’iniziative di cooperazione e scambio di esperienze nella produzione dell’uva, per le pratiche di viticoltura e tutte le attività ad essa connesse.
La Ministra boliviana vedendo nell’azienda un modello concreto, capace di trasferire competenze e conoscenze nel suo Paese, caratterizzato dalla presenza di piccoli produttori, ha chiesto così un nuovo incontro con i vertici dell’azienda orvietana.
Lo scopo – già annunciato – è quello di avviare una piena cooperazione in opere di sviluppo e arricchimento di esperienze produttive, miglioramento delle produzioni, controllo delle patologie, scambio di conoscenze e quanto altro sia riconducibile a questo settore produttivo.
Il prossimo appuntamento è per il 5 dicembre prossimo alla presenza del vice ministro della terra e dei boschi boliviano. In questa occasione le due realtà si scambieranno dei dati statistici su cui imbastire il progetto.
“Abbiamo deciso di ricontattare il dott. Innocentini perché vediamo in Cardèto un modello valido attraverso il quale portare avanti il nostro progetto. Per noi e per il nostro territorio, caratterizzato da piccoli produttori, è molto importante gettare le basi per questo proficuo scambio con una realtà vitivinicola come la Cardeto.
L’obiettivo di questo percorso comune è valutare le possibilità per produrre un nuovo vino. Da qui porteremo avanti uno scambio di esperienze per tutto quanto concerne la viticoltura e tutte le attività riconducibili a questa pratica” – ha commentato la Ministra dello Sviluppo Rurale e della Terra dello Stato Plurinazionale di Bolivia Nemecia Achacollo Tola.
“Andiamo molto fieri di questo accordo perché crediamo che il nostro sia un modello più che valido per un paese come la Bolivia. Il punto forte di questo progetto è il suo orientamento, più verso un’ottica sociale che speculativa. Siamo pronti a fornire la massima assistenza ai tecnici boliviani che verranno da noi per apprendere le tecniche di produzione.
L’obiettivo a lungo termine, come abbiamo già detto un anno fa in occasione della firma della lettera d’intenti, dopo lo studio a cura dei professori degli Atenei circa le condizioni del territorio boliviano per l’impianto di nuove viti, è quello di arrivare alla creazione di un nuovo vino e far entrare la Bolivia nella nostra rete commerciale, oltre che utilizzarla per azioni di penetrazione con gli Stati dell’America Latina del Mercosur” – è cosi intervenuto l’amministratore di Cardèto, il dott. Luciano Innocentini.